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Centrodestra diviso

Barcellona Pozzo di Gotto: la coalizione si spacca, Forza Italia va all’opposizione

lunedì 30 Gennaio 2023

La miccia è stata la questione degli aumenti delle indennità agli amministratori del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, sebbene le divisioni avessero radici più lontane. La coalizione di centrodestra che nel 2020 ha portato alla vittoria il sindaco Pinuccio Calabrò si spacca e Forza Italia va all’opposizione (non senza polemiche e la perdita di elementi del gruppo consiliare).

Questa mattina il sindaco, che alla vigilia del week end ha azzerato le deleghe dopo le dimissioni dei tre assessori di Fratelli d’Italia (leggi qui) in aperta polemica con i colleghi di giunta del gruppo Calderone (FI), presenterà la nuova squadra di governo. A rafforzarsi saranno i meloniani con l’ingresso di due assessori in sostituzione degli azzurri in rotta con la linea del sindaco. Gli altri due assessori inizialmente indicati da Forza Italia e che restano in giunta sono dati in dirittura verso altre formazioni politiche di centrodestra.

La maggioranza del 2020 non c’è più, con il sottofondo di “C’eravamo tanto amati” e da adesso il percorso del primo cittadino sarà più accidentato con gli ormai ex alleati di Forza Italia passati all’opposizione. E di far parte della nuova giunta proprio non intendono saperne, così come neanche di dare sostegno.

Mentre c’è chi sale nel carro dei vincitori, noi scendiamo- commenta Tommaso Pino– Non faremo parte della nuova giunta e soprattutto non vogliamo far parte della campagna acquisti. Riteniamo Calabrò inadeguato ad amministrare il nostro Comune. E’ stato un errore candidarlo. Andiamo all’opposizione e vigileremo anche sul fatto che il sindaco venga ogni giorno al Comune così come su ogni atto dell’amministrazione. I cittadini hanno bisogno di essere ascoltati, invece in un periodo di crisi come questo, c’è chi pensa all’aumento delle indennità…..”

In aula consiliare si formerà un nuovo gruppo con chi non condivide la linea del gruppo Calderone di Forza Italia e altri esponenti di liste civiche. Il paradosso è che la sindacatura Calabrò è nata proprio dall’asse tra Calderone e Galluzzo che sul suo nome hanno trovato l’accordo.

Se il fuoco covava sotto la cenere da tempo all’interno della maggioranza, l’incendio è divampato sulla questione dell’aumento delle indennità (fatto questo che sta causando polemiche in numerosi comuni dell’isola, Messina compresa).

E le due forze “ex” alleate, ovvero Fratelli d’Italia e Forza Italia, non se le sono mandate a dire nei giorni scorsi. Un botta e risposta fino alla giornata di ieri, alla vigilia della nascita della nuova compagine.

In un documento del Coordinamento di Forza Italia di Barcellona Pozzo di Gotto si evidenzia come la linea assunta dal gruppo sul tema delle indennità sia la stessa dettata dall’assessore regionale Marco Falcone e dal presidente della Regione Schifani. Lo stesso Schifani ha espresso un parere negativo al provvedimento attualmente in esame in Commissione Bilancio, sancendo come ci sia la necessità di destinare tali risorse verso le categorie più fragili.

Non possiamo che ritrovarci, quindi, nell’azione dei due autorevoli componenti del nostro partito di appartenenza e dispiace che le nostre numerose richieste di “congelare” gli aumenti degli Amministratori barcellonesi non abbiano trovato interlocutori sensibili e disponibili- si legge nella nota- Oggi, piuttosto che rinunciare ai maggiori introiti, si preferisce cacciare  Forza Italia Barcellona Pozzo di Gotto fuori dal governo cittadino, senza considerare però che questo non fermerà di certo la nostra azione politica e  di controllo a tutela della Città. Ribadiamo con forza la necessità di bloccare gli aumenti d’indennità di Sindaco e Assessori, dedicando più economie ai servizi essenziali e alle necessità quotidiane dei nostri concittadini, sposando in pieno la linea del partito Regionale Forza Italia e rammaricandoci per quanti, non riconoscendosi in tale azione politica, prediligano confermare posizioni personalistiche

Il gruppo Calderone sottolinea quindi rivendica non soltanto la posizione sugli aumenti ma soprattutto la “titolarità” della rappresentanza di Forza Italia.

A rispondere è Fratelli d’Italia di Barcellona, ricordando anche la primogenitura della proposta di aumento delle indennità da parte di esponenti di Forza Italia.

La  parte politica di Forza Italia che si riconosce nella posizione dell’Onorevole Calderone continua a mistificare i fatti per nascondere la verità.  La questione non è mai stata l’indennità di carica, che è stata proposta in bilancio dal loro assessore e votata in Aula dai loro consiglieri. Gli stessi consiglieri che oggi hanno fatto, per mera opportunità, un passo indietro. Per noi, questa è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Non è possibile amministrare con chi considera gli alleati come nemici da annientare ed il sindaco, che con forza quel gruppo ha voluto, come un distributore di nomine per esigenze interne alla propria parte politica. All’inizio hanno imposto un assessore al bilancio che doveva risanare l’Ente, in pochissimi anni, con ricette miracolose. Noi invece avevamo consigliato di valutare se per il Comune non fosse meglio andare al dissesto per arrivare ad un vero risanamento, come fatto nella vicina Milazzo.  E questo è stato probabilmente il nostro errore: cercare sempre il dialogo e la condivisione!  Siamo stati frenati dal rispetto nei confronti del capo dell’Amministrazione e dalla volontà di trovare con pazienza le soluzioni migliori per il bene della città. Speravamo, inoltre, che, superate le competizioni elettorali, questo bisogno di supremazia si placasse. Ma così non è stato. Non vogliamo più amministrare insieme a loro. Non siamo più disponibili a sopportare oltre”

 

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