Nel piazzale di Villa Igiea l’aria si è fatta umida e pungente. L’attesa di giornalisti è fotografi è protratta oltre le 20:00. Silvio Berlusconi sta per arrivare. Lo ripetono già da qualche minuto. È la serata di ieri sera quella che consegna Berlusconi alla vigilia del suo bagno di folla palermitano, a sostegno del candidato del centrodestra Nello Musumeci.
Sono stati in diversi anche tra i big regionali di Forza Italia a chiedere di potere essere presenti e partecipare alla cena del leder nazionale con Miccichè e Musumeci. Anche i più antichi e autorevoli esponenti però rimangono fuori.
Il confronto deve essere quanto più ristretto. Miccichè ha alcuni sassolini da tirare fuori dalle scarpe e intende mettere in chiaro le cose con Nello Musumeci che dalla prossima settimana potrebbe essere il nuovo governatore della Sicilia, riportando il centrodestra alla guida di Palazzo d’Orleans.
Oggi la scena non cambia. Diventa solo più affollata. I tweet dello stesso Miccichè e di Musumeci di ieri, le dichiarazioni su Facebook di alcuni deputati come Francesco Scoma, lasciano il posto alla kermesse del pomeriggio al teatro Politeama di Palermo.
Berlusconi arriva nella “sua Palermo” come ricordano con enfasi i dirigenti forzisti e prova a ridurre al minimo l’impatto l’inchiesta sulle stragi del ’93 che lo tirerebbero dentro insieme a Dell’Utri.
Ma la ‘piazza degli impresentabili’ come qualcuno degli avversari la descrive, nel centrodestra, non la trova nessuno. Sfumature e strumentalizzazioni. Vengono liquidate così.
A Musumeci tocca ora di dire la sua in maniera netta su questo finale di campagna elettorale in cui più hanno prevalso una volta in più le personalizzazioni, rimbalzate tra i vari candidati, le polemiche, che hanno salvato dall’imbarazzo tutti per una reale assenza di programmi su cui confrontarsi, e le assenze. Quelle delle piazze siciliane, tranne in pochi casi coinvolte e che lasciano presagire la scarsa affluenza da mesi annunciata.
Diceva Giorgio Almirante, storico leader del MSI: “Piazze piene, urne vuote”. La Sicilia dei confronti deserti adesso ha pareggiato i conti.
Tutto esaurito. Il vuoto della delusione.