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Bimbo palermitano di sei anni muore a Sharm el Sheik, grave il padre

mercoledì 6 Luglio 2022

Dovevano trascorrere in ferie quindici giorni a Sharm El Sheik ma la vacanza si è trasformata in un incubo per una famiglia palermitana. Andrea Mirabile di soli 6 anni è morto pare a causa di un intossicazione alimentare, mentre il padre, Antonio, sarebbe grave.

Mio nipote aveva sei anni ed è morto in 36 ore“, racconta Roberto Manosperti, zio materno del piccolo. “E’ iniziato tutto venerdì scorso quando i miei parenti sono stati colti da malore improvviso. Un’intossicazione alimentante che lì è molto frequente. Mio cognato Antonio Mirabile, 46 anni, che lavora all’Anas è ricoverato in terapia intensiva”, dice.

“Mio cognato ha un tasso di ossigenazione bassissimo e non può viaggiare. Mia sorella Rosalia Manosperti, che è incinta, adesso sta un po’ meglio ma non può tornare in Italia”, spiega. “Purtroppo le notizie sono poche e non si ha un bollettino medico – racconta – I medici sono restii a inviare i referti, visto che c’è di mezzo l’assicurazione. Ieri sera inoltre un emissario del ministero della Salute egiziano si è recato in reparto affermando che per due volte hanno fatto l’esame tossicologico e hanno escluso l’avvelenamento”.

La Farnesina è a conoscenza del caso, così come il Consolato italiano e l’Ambasciata italiana in Egitto: tutti avrebbero assicurato che una volta migliorata la situazione e avuto il via libera dell’ospedale la famiglia verrà trasferita a Palermo a spese dello Stato. “Non abbiamo notizie certe sulle sulle condizioni di mio cognato – spiega Manosperti -. Avevano stipulato un’assicurazione e hanno chiesto di poter noleggiare un volo privato, ma servono i referti medici dell’ospedale che non gli vengono consegnati”.

La magistratura, intanto, ha aperto una indagine; l’autopsia al bambino è stata già effettuata, ma ci vorranno mesi prima di capire cosa sia successo veramente. “Non vediamo vie di fuga da questo incubo, vogliamo vivere il nostro dolore insieme a casa in Italia, ma non sappiamo come fare – aggiunge Manosperti – Mio cognato ha problemi renali e cardiaci, non si regge in piedi, ha l’ossigenazione all’80%. Vogliamo riportare tutti a casa, qualcuno ci aiuti”.

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