Sono otto le manifestazioni d’interesse per la fabbrica Blutec di Termini Imerese, tra queste non ci sarebbe quella del colosso Amazon di cui si era vociferato nei giorni scorsi mentre un progetto sarebbe stato presentato dal Distretto Meccatronica della Sicilia: l’avviso pubblicato dai commissari straordinari è scaduto a mezzogiorno.
Gli otto progetti adesso sono al vaglio dei commissari e saranno spediti per la valutazione finanziaria anche a Invitalia.
L’obiettivo è arrivare entro il prossimo 15 giugno a individuare i gruppi capaci di proporre le migliori soluzioni per l’occupazione. In assenza di un progetto che preveda l’acquisizione dell’intero complesso industriale, non è escluso che l’area e lo stabilimento siano assegnati a lotti.
Ad avere presentato l’interesse per Termini Imerese, si apprende, c’è anche il Consorzio Smart city group col progetto Sud, che ha aggiornato i documenti che aveva consegnato ai commissari a valere sul primo avviso pubblico, risultando all’epoca l’unico partecipante.
FIOM: “ORA IL MISE CI CONVOCHI”
“La situazione di Termini Imerese è quella più complessa e oggi è scaduto il nuovo bando per le manifestazioni di interesse sollecitato dal Mise. Per la Fiom la garanzia dell’occupazione, del progetto e delle risorse economiche sono punti imprescindibili per il rilancio del sito che devono essere sostenuti dalla presenza dello Stato”. Lo dicono Simone Marinelli, coordinatore nazionale per la Fiom Cgil, e Roberto Mastrosimone, segretario generale Fiom Cgil Sicilia.
I due sindacalisti ricordano che a inizio giugno il ministero del Lavoro ha emesso il decreto di proroga della cassa integrazione per i lavoratori di Termini Imerese, spostando il termine della scadenza dell’ammortizzatore sociale al 30 settembre 2021. “Ciò concede ulteriore tempo per vagliare ogni possibilità di rilancio industriale dello stabilimento ex Fiat, assieme alla proroga dell’amministrazione straordinaria, per avere più tempo e risolvere una vertenza decennale e allontanare definitivamente una possibile liquidazione di Blutec”. La Fiom ha chiesto al Mise la convocazione di un tavolo “per riprendere la discussione per l’individuazione di una soluzione solida e complessiva di tutto il perimetro industriale di Blutec”.