Si fa sempre più vicino l’accordo tra Blutec, l’azienda che ha rilevato lo stabilimento ex Fiat di Termini Imerese, e Invitalia, l’advisor del governo nazionale che nei mesi scorsi aveva contestato alla società la rendicontazione finanziaria dei 20 milioni di euro erogati per il rilancio del sito siciliano. Ieri a Roma è stato fatto un altro importante passo in avanti sulla restituzione delle risorse e sulla definizione di un nuovo contratto di sviluppo. Il Ministero dello Sviluppo Economico, rappresentato dal direttore generale Castano, e l’azienda, rappresentata direttamente dal suo presidente nonchè patron Roberto Ginatta e dall’amministratore delegato Cosimo Di Cursi, hanno trovato un’intesa di massima che verrà articolata nel corso di un vertice in programma a Termini Imerese il 18 luglio prossimo.
Per il sindaco Francesco Giunta “finalmente si intravede una schiarita nella vertenza Blutec-Invitalia. L’accordo che prevede la restituzione del primo acconto di venti milioni, con le relative garanzie sembra vicino. Dopodiché si potrà tornare a parlare di nuovo piano industriale. Il Direttore Generale del Mise, Dott. Castano ha rassicurato che la copertura degli ammortizzatori sociali per il 2019 potrebbe individuarsi tutto sommato con tranquillità. Sono soddisfatto che si sia accolta la mia proposta di organizzare il prossimo tavolo tecnico direttamente all’interno dello stabilimento Blutec a Termini Imerese, già nella prima metà del prossimo mese”.
“Solo grazie all’accordo sarà possibile portare avanti il progetto di reindustrializzazione di Termini Imerese”, dichiarano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm del settore auto, e Vincenzo Comella, segretario della Uilm di Palermo. “Ma ci sono altri due passi fondamentali – aggiungono – la stipula di un nuovo contratto di sviluppo, sulla base del piano industriale che verrà sviluppato entro il 30 giugno e la proroga degli ammortizzatori sociali. Su quest’ultimo punto urge un intervento legislativo del Governo nazionale, perché entro fine anno non tutti i settecento lavoratori di Blutec rientreranno. Se non saranno modificati i vincoli del decreto legislativo 148 del 2015, infatti, assisteremo a fine anno a un’ondata di licenziamenti. Ci auguriamo – concludono i sindacalisti – che entro il prossimo incontro l’accordo con Invitalia sia raggiunto e sia partito davvero il confronto sul nuovo contratto di sviluppo”.