L’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese nel mirino dei cinesi. È questa l’ultima novità venuta fuori dal vertice di ieri pomeriggio presso il Mise.
“Sono stati rappresentati contatti con un’azienda cinese che, in settimana, invierà propri dirigenti in città al fine di visitare lo stabilimento e le sue strutture”. Lo rivela il sindaco di Termini, Francesco Giunta, presente all’incontro di oggi al Ministero dello Sviluppo Economico, insieme al vicecapo di Gabinetto, Sorial, e all’ad di Blutec.
“A margine dell’incontro abbiamo assistito alla solita elencazione, a cura dell’ad di Blutec, di idee e progetti che purtroppo, ad oggi, non ci forniscono alcuna certezza. Sono stati rappresentati contatti con un’azienda cinese che, in settimana, invierà propri dirigenti in città al fine di visitare lo stabilimento e le sue strutture. Troppe incertezze, tenuto anche conto che a fine giugno gli ammortizzatori sociali concessi, straordinariamente, dal Governo, andranno a concludersi – aggiunge Giunta -. Devono essere chiariti i rapporti tra Invitalia e Blutec, soprattutto in merito al piano di rientro delle somme da restituire. Il Governo ha fatto ciò che poteva ora le risposte le fornisca l’azienda”, spiega il sindaco.
Entro fine mese previste 20 nuove assunzioni nello stabilimento. Il tavolo tecnico è ancora in corso.
Per Enzo Comella, segretario della Uilm Palermo, si tratterebbe di uno spot: “Ancora un nuovo piano industriale? Restiamo perplessi. Basta spot, si pensi ai lavoratori. Blutec continua a presentare piani di sviluppo e nuove vetture da costruire nell’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese, come le piccole auto elettriche dei produttori cinesi Jiayuan e Xsev. Apprezziamo lo sforzo ma ricordiamo a Blutec che gli operai sono in cassa integrazione da ben cinque anni e nulla si è mai concretizzato sino ad oggi. Da gennaio non è arrivato nemmeno più lo stipendio per i lavoratori e, solo dopo una forte protesta sindacale, il governo nazionale ha deciso di cambiare rotta. Quindi ad oggi le nostre perplessità rimangono e forti. Chiediamo risposte concrete e non annunci spot”.
“Mettere in produzione nuovi mezzi, ammesso e concesso che gli incontri vadano a buon fine, è tutto da verificare. Speriamo non si perda altro tempo a danno dei lavoratori. Intanto il prossimo 9 aprile è previsto un altro incontro alle 15. La volontà del governo nazionale è di mantenere un tavolo permanente, questo sindacato non starà solo a guardare”.
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