Il tribunale di Torino ha revocato gli arresti domiciliari all’imprenditore Roberto Ginatta, 74 anni, indagato nel capoluogo piemontese per l’utilizzo indebito di fondi statali destinati alla trasformazione dell’ex stabilimento Fca di Termini Imerese.
Il provvedimento arriva a due giorni dall’apertura del processo. L’ordine di custodia cautelare era stato spiccato otto mesi fa. La difesa aveva presentato l’istanza di revoca il 18 febbraio e la procura aveva dato parere favorevole. I giudici hanno sancito che non ci sono più esigenze cautelari.
“Siamo lieti della decisione del tribunale – dichiara l‘avvocato Michele Briamonte, dello studio legale Grande Stevens, che difende l’imprenditore insieme al collega Nicola Menardo – che pone il dottor Ginatta in condizione di difendersi in libertà nel processo dalle accuse che gli sono mosse e che avremo modo di confutare”.