Dopo il susseguirsi di voci che da ieri pomeriggio si ricorrono sulla visita di Di Maio a Termini Imerese ad un gruppo di 21 lavoratori dell’indotto, è arrivata poco fa la comunicazione dei sindacati (Cgil, Cisl e Uil) che annunciano la sua presenza per stasera a Termini Imerese.
La notizia di un incontro riservato aveva suscitato non poche polemiche tra i lavoratori, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti degli enti locali. Il ministro dello sviluppo economico, quindi, ha deciso di cambiare i suoi piani originari, incontrerà tutti alle 19 davanti i cancelli dello stabilimento. Nessun incontro istituzionale, invece, con il sindaco Francesco Giunta, che ieri stesso lo aveva invitato presso la sede del Comune, e nemmeno con i dirigenti di Blutec che avrebbero fatto sapere di non essere stati informati della visita del vicepremier.
“Ho appreso che nei prossimi giorni – scriveva ieri Giunta – il Vicepresidente del Consiglio nonché Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, sarà a Termini Imerese. La notizia non può che essere accolta con grande gioia dall’Amministrazione comunale, dalla Cittadinanza e, soprattutto, dai numerosi lavoratori dell’ex stabilimento Fiat e del suo indotto, ancora in attesa di soluzioni volte a garantire loro il mantenimento degli strumenti sociali di sostegno. L’occasione, inoltre, sarà preziosa, perché ci consentirà di illustrare al Ministro le complesse problematiche della carenza di lavoro e le prospettive che intravediamo per i disoccupati e gli inoccupati”.
“Sono certo che il Ministro – concludeva – sarà anche portatore di progetti concreti per l’intero territorio e, a tal fine, l’Amministrazione mette a sua disposizione la Sede storica del Comune, per consentirgli di condividere con tutti i suoi piani e quelli del Governo per la Sicilia e, in particolare, per la provincia di Palermo”. Un auspicio rilanciato anche dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. “La vertenza, anzi le diverse vertenze che ormai si intrecciano attorno al futuro del polo industriale di Termini Imerese e del suo indotto rischiano di divenire più complicate se non si agisce a livello nazionale, comprendendo l’impatto gravissimo che esse hanno su quel territorio. Per questo non posso che associarmi alla richiesta dei sindacati di incontrare già domani il Ministro del Lavoro per discutere delle prospettive occupazionali e di redditto per le oltre mille famiglie coinvolte”.
Ma dal Comune di Termini Imerese fanno sapere che lo staff del vice premier ha declinato l’invito.