Si scalda il clima a Termini Imerese dove i lavoratori dell’ex Fiat, oggi in mano a Blutec, hanno appena occupato la sede storica del Comune. Oggi, infatti, dopo essersi riuniti in assemblea dinanzi i cancelli dello stabilimento, hanno deciso di attivare una nuova forma di protesta, affinché il ministro Di Maio mantenga gli impegni presi nel corso della sua visita dell’ottobre scorso a Termini Imerese. I lavoratori chiedono la firma immediata del decreto per la concessione della cassa integrazione per il 2019 e il coinvolgimento di Fca al tavolo ministeriale sulla reindustrializzazione del sito siciliano. Per questo, attraverso i loro rappresentanti sindacali comunicano che non intendono interrompere la protesta fino a quando non avranno ottenuto risposte concrete.
Se sul coinvolgimento di Fca regna il silenzio sulla firma del decreto per la concessione della cassa integrazione, invece, pare che Roma additi l’azienda. Il sindaco Francesco Giunta ieri aveva criticato l’immobilismo di Di Maio.
“Nonostante lo scorso gennaio sia stato firmato l’accordo per il rinnovo della cassa integrazione dei lavoratori di Blutec e dell’indotto, abbiamo appreso che ci sarebbero delle perplessità da parte del governo nazionale alla firma del decreto. E’ inaccettabile. Ed è inaccettabile il silenzio calato sul piano di rilancio dell’area industriale. Vogliamo subito risposte”. Lo dice Enzo Comella, segretario della Uilm Palermo. “Nonostante gli impegni assunti dal ministro Di Maio è tutto fermo. Chiediamo un incontro urgente al Mise, bisogna subito sbloccare il rinnovo della Cig e gli ammortizzatori in deroga per l’indotto”.