La vertenza Blutec per la reindustrializzazione dello stabilimento ex Fiat di Termini Imerese è ancora in stand by, si attende l’approvazione del programma di restituzione delle risorse ricevute dall’azienda nell’ambito del vecchio piano industriale. L’intesa era maturata a giugno scorso, ma da allora tarda ad arrivare la ratifica sia di Invitalia che del Ministero dello sviluppo economico. Tutto si è inspiegabilmente fermato. Una situazione di stallo che anche oggi, in occasione dell’ennesimo tavolo di confronto a Roma, ha spinto i sindacati a chiedere l’intervento immediato delle due istituzioni nazionali coinvolte.
“Ci sono decisioni urgenti da prendere per scongiurare che il progetto di reindustrializzazione di Termini Imerese naufraghi del tutto. Confidiamo che il Governo le assuma entro fine anno a fronte di quello sforzo sul piano industriale chiesto a Blutec”, hanno affermato Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto, e Vincenzo Comella, segretario della Uilm di Palermo.
“Inoltre – hanno aggiunto – deve subito essere avviato l’iter per la concessione degli ammortizzatori sociali nel 2019. Infine occorre sbloccare quegli impedimenti burocratici che stanno impedendo di andare in pensione a molti lavoratori, che pure ne avrebbero diritto in base alla normativa sui lavori usuranti. Chiediamo risposte entro il prossimo incontro che si terrà a inizio dicembre”.
Anche il sindaco di Termini Imerese, Francesco Giunta, ha ribadito “la necessità di attivare, con immediatezza, gli ammortizzatori sociali, da estendersi anche a tutti i lavoratori dell’indotto”, sottolineando che “la chiusura dello stabilimento Fiat e il blocco della produzione ha provocato una ricaduta negativa sull’intera economia del territorio Imerese”. Da parte sua il Ministro Di Maio, ha accolto i suggerimenti del sindaco e manifestato la piena disponibilità a seguire, personalmente, con la partecipazione diretta, la “vertenza Termini Imerese”.