Non ci sono i soldi. In sintesi è questo il motivo che sta tenendo al palo l’intervento per la messa in sicurezza dei costoni rocciosi di via San Martino, nel quartiere Boccadifalco di Palermo. L’intervento figurava fra quelli previsti all’interno di due capitoli di spesa dell’avanzo vincolato 2024. Voci che, complessivamente, valevano 1,5 milioni di euro. Nell’elenco delle opere finanziate spiccavano la manutenzione degli impianti idrico-fognari del mercato ortofrutticolo, la messa in sicurezza dei canali di maltempo “Boccadifalco” e “Celona”, nonchè gli interventi di dissesto idro-geologico in via Ruffo di Calabria, in via Calandra e proprio in via San Martino.
Boccadifalco, lo stato dell’arte sugli interventi di via San Martino

Un’area, quest’ultima, che è al momento oggetto degli interventi di rimozione degli alberi rimasti bruciati a causa dell’incendio del 2023 che ha cinto d’assedio il capoluogo siciliano. Lavori visionati personalmente, nei giorni scorsi, dal sindaco Roberto Lagalla e dal consigliere comunale Antonino Abbate. Ma se sul fronte del verde l’Amministrazione sta prontamente intervenendo, anche in sostituzione dei privati, sul fronte del dissesto idrogeologico dei costoni c’è qualche problema. Soprattutto di stampo economico.
I fondi messi a disposizione nell’avanzo vincolato 2024, delibera venuta fuori al termine di una maratona d’aula durata oltre due giorni, non sono bastati a coprire tutte le opere previste. Alcuni interventi sono infatti andate a buon fine. E’ stata aggiudicata ad esempio la gara per i lavori da eseguire in via Ruffo di Calandra, così come la progettazione necessaria a programmare i lavori su via Calandra. Per via San Martino invece ancora tutto è rimasto al Documento d’indirizzo alla progettazione, ovvero il cosiddetto DIP.
Manca la copertura finanziaria, progettazione bloccata
L’atto risale ad ottobre 2024. L’obiettivo è quello “di ridurre il rischio di caduta massi dalla scarpata stradale di monte in corrispondenza del secondo tornante dopo il centro abitato di Boccadifalco“. Il progetto si è reso necessario, si legge nel documento, “a seguito di un evento di crollo avvenuto in data 25/08/2024 che ha interessato un blocco calcareo delle dimensioni poco inferiore al metro cubo. Fortunatamente la presenza di una rete già esistente, di protezione del versante, anche se in parte obsoleta, ha impedito al corpo franoso di invadere la sede stradale e quindi evitare conseguenze ben peggiori“. Da allora, tutto è rimasto fermo.
Sulla questione, il gruppo consiliare del M5S ha presentato qualche settimana fa un’interrogazione agli uffici per chiedere lo stato di avanzamento del progetto. A rispondere è stata l’area del Dissesto Idrogeologico del Comune di Palermo. Il 26 agosto 2025, il dirigente Carmelo Pisano ha dichiarato che “l’intervento non è stato finanziato e pertanto non si è dato seguito alla fase progettuale vera e propria“. Per portare avanti l’intervento quindi, bisognerà trovare ulteriori risorse. Secondo quanto previsto dal DIP, i lavori necessari a mettere in sicurezza i costoni rocciosi di via San Martino dovrebbe costare circa 300.000 euro, con un tempo di realizzazione di circa 90 giorni. Una questione che potrebbe tornare in auge più avanti, magari in sede di avanzo vincolato 2025.