Dopo il nubifragio che ha colpito Sciacca, il comune di chiederà il riconoscimento da parte della Regione Siciliana dello stato di calamità naturale.
Lo straripamento dei torrenti San Marco e Cansalamone ha causato allagamenti stradali ma anche conseguenze ad attività commerciali e abitazioni ai piani bassi e danni alle autovetture parcheggiate e in transito. Tre ponti che si affacciano sui torrenti Foce di Mezzo, San Marco e Raganella, e che permettono l’accesso a zone rurali e balneari densamente abitate anche in inverno, sono stati danneggiati e al momento interdetti al traffico.
Dalla ricognizione dei luoghi è stato accertato che non ci sono state conseguenze per le persone. Al momento il comune ha stanziato 100 mila euro per alcuni interventi di somma urgenza.
“È evidente però che abbiamo bisogno di risorse più significative e di attenzione diretta da parte del Dipartimento della Protezione civile della Regione Siciliana“, ha detto il sindaco Fabio Termine.