Il Decreto 148/2017 ha previsto un credito di imposta del 75% o del 90% per l’acquisto di spazi pubblicitari su giornali online e cartacei. C’è ancora tempo fino al 31 dicembre per beneficiarne sulla prossima dichiarazione dei redditi.
Il bonus pubblicità 2018 è un importante incentivo per imprese e professionisti che vogliono investire per far conoscere la propria attività. È utilizzabile già da quest’anno: come indicato nel decreto 148/2017 pubblicato lo scorso 16 ottobre in Gazzetta Ufficiale, l’agevolazione è in vigore per tutte le spese sostenute nel periodo compreso tra il 24 giugno al 31 dicembre 2017.
Il decreto – collegato alla Legge di Bilancio 2018 – è molto importante perché anticipa l’applicazione dell’agevolazione, valida anche per chi acquista spazi pubblicitari su testate online.
Come funziona il bonus pubblicitaria e chi può utilizzarlo? Quali sono le spese comprese nell’agevolazione? Abbiamo analizzato quanto descritto nel decreto fiscale 148/2017, nel quale sono indicate tutte le informazioni su come funziona la detrazione del bonus pubblicità e su quali sono le spese consentite.
Come funziona il bonus pubblicità
Si tratta di un credito di imposta del 75% o del 90% per l’acquisto di spazi pubblicitari su giornali cartacei e su testate online.
Il decreto fiscale 148/2017 pubblicato in Gazzetta Ufficiale stabilisce che il credito d’imposta può essere utilizzato anche per gli investimenti pubblicitari sostenuti tra il 24 giugno e il 31 dicembre 2017, da scontare poi sulle tasse da corrispondere a luglio 2018.
Ci sono due percentuali differenti per il credito d’imposta. Nel dettaglio, il 75% riguarda tutti i contribuenti – quindi imprese e professionisti – mentre per le startup innovative, per le microimprese e le pmi il credito d’imposta sale al 90%.
Le spese consentite
Il testo del decreto 148/2017 sul bonus pubblicità menziona le spese compensabili nel 2017 da quelle del 2018.
Per il 2017, infatti, questa prevede il “riconoscimento del credito d’imposta esclusivamente sugli investimenti pubblicitari incrementali sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, di cui al comma 1, effettuati dal 24 giugno 2017 al 31 dicembre 2017”. Nel 2018 il credito d’imposta sarà esteso anche TV e radio.
Maggiori chiarimenti si avranno nei prossimi giorni da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, che dovrà pubblicare i decreti attuativi.
Chi ne usufruisce
Come anticipato il bonus pubblicità 2018 può essere utilizzato sia dalle imprese che dai professionisti che hanno bisogno di far conoscere la loro attività. Non è necessario che un professionista sia iscritto all’albo per poter beneficiare del credito d’imposta.
È bene precisare, però, che per usufruire del bonus pubblicità è necessario che la spesa sostenuta per l’acquisto di campagne pubblicitarie sia superiore per almeno l’1% rispetto a quanto speso nell’anno precedente. C’è bisogno quindi di un investimento pubblicitario incrementale.
Come beneficiarne: istruzioni per l’uso
Domanda: la domanda per il bonus andrà presentata al Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri; le procedure di dettaglio per l’utilizzo del credito saranno stabilite dal DPCM attuativo.
Esempi pratici
Se l’azienda Alfa ha sostenuto costi per 100K dal 24 giugno al 31 dicembre 2016, e nel 2017 sostiene costi nello stesso periodo 150K sui medesimi mezzi di informazione (es.: testate online) sui 50K aggiuntivi gode di uno “sconto” fiscale del 75% sulle future tasse. Quindi, godrà un credito di 37,5K (il 75% dei 50K di investimento incrementale) da godere esclusivamente in compensazione fiscale.
[(150.000 – 100.000) x 75%]
Se chi sostiene costi è una microimpresa, una PMI o una Startup innovativa, questa agevolazione sale al 90%, quindi chi fra queste realtà nel 2016 ha sostenuto costi per 10K e nel 2017 per 30K (nello stesso periodo luglio-dicembre), allora godrà di un credito d’imposta pari al 90% dei 20K in più che ha speso, ossia 18K, che potrà scontare con le tasse.
[(30.000 – 10.000) x 90%]
Come calcolare l’incremento
1. Individuare l’ammontare dei costi sostenuti su testate onlinedal 24 giugno al 31 dicembre 2017;
2. Procedere allo stesso modo per verificare la spesa analoga nello stesso periodo 2016;
3. Comparare i valori dei due esercizi e determinare l’incremento di costi su cui applicare l’aliquota del 75% o del 90% ai fini del calcolo del credito d’imposta.
Come fruire del bonus
1. Fare domanda di fruizione del credito;
2. Contabilizzare il credito;
3. Utilizzare il credito in compensazione nel modello F24..
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