“La città è stanca dei problemi in società, pretendiamo rispetto e serietà“.
Con queste poche parole, i tifosi della Curva Nord Inferiore hanno deciso di protestare verso lo scontro, visto nelle ultime settimane, fra le due anime della SSD Palermo, ovvero Dario Mirri e Tony Di Piazza.
Un conflitto iniziato a seguito del Consiglio d’Amministrazione dello scorso 26 maggio. Fu proprio in tale occasione che l’imprenditore italo-americano decise di dimettersi e di mettere in vendita le quote della società.
LO SCONTRO FRA MIRRI E DI PIAZZA
“Ho purtroppo compreso che probabilmente la mia passione per il calcio ed in particolare, l’ambizione per un GRANDE PALERMO, non può convivere con una mentalità imprenditoriale completamente diversa da quella che mi ha accompagnato nel mio percorso professionale negli Stati Uniti – sottolineò Di Piazza -. Pertanto con grande rammarico, intendo comunicare la mia volontà di valutare possibili interlocutori interessati a rilevare seriamente e consapevolmente la mia partecipazione, assicurando, comunque, che sino alla definizione della mia uscita non farò mancare il mio impegno originariamente previsto, se è il caso lottando e ponendo al primo posto ogni bene per la nostra amata squadra e per la città alla quale sono e resto legatissimo“.
Parole di certo pesanti e che hanno sconvolto l’equilibrio raggiunto non più tardi di undici mesi fa. Altro capitolo dell’insofferenza dell’ormai ex vicepresidente si è registrato sabato 30 maggio, quando Di Piazza affidò a Facebook il suo ennesimo sfogo.
“Con grande sorpresa ho constatato che gli altri consiglieri Dario e Daniele Mirri, a maggioranza, hanno bocciato la mia proposta di versare immediatamente, entro 72 ore, ognuno per la sua quota, l’intero capitale sociale sottoscritto in Hera Hora per 15.000.000 così da dotare a sua volta la SSD Palermo di tutte le somme necessarie per coprire il budget approvato lo scorso martedì e sostenere ulteriori investimenti finalizzati a fare della squadra del Palermo una squadra sempre più forte e solida, così come merita la sua tifoseria“.
Una stoccata mal digerita da Dario Mirri, che avrebbe di certo preferito un confronto interno.
A tal proposito, Dario Mirri ha convocato per il 9 giugno l’Assemblea dei Soci, all’interno della quale vi dovrebbe essere il chiarimento conclusivo delle vicenda. Alla riunione parteciperanno anche i rappresentanti del comitato d’azionariato popolare, Amici Rosanero.