Da secoli l’intreccio tra natura, arte, spiritualità incide profondamente sull’uomo, sulla sua identità e in quella della comunità in cui vive. Per questo motivo i cammini religiosi assumono un potente valore simbolico tanto da rappresentare ancora oggi, una grande attrattiva per i territori coinvolti. Il 4 giugno partirà il cammino “Sulle orme di San Bernardo” che accompagnerà i pellegrini da Sciacca a Corleone. Non si tratta di un semplice pellegrinaggio ma di una vera e propria svolta culturale il frutto di un lavoro inter istituzionale .
A spiegarne la rilevanza è Don Roberto Fucile, Direttore regionale Ufficio Pastorale Tempo Libero , Turismo e Sport-Delegato Cesi (Conferenza episcopale siciliana). “La parola chiave è dialogo. Lavoriamo costantemente per offrire una proposta religiosa qualificata. Il pellegrino coinvolto nella Rete dei Cammini e nelle Vie Sacre di Sicilia sa che alle spalle di questi percorsi, c’è la Chiesa che ne conosce ogni elemento e che sono state predisposte tutte le garanzie a tutela del pellegrino“.
Del resto, il contesto in cui è inserito il Cammino di San Bernardo è molto ampio, racchiude oltre 30 cammini che catalizzano una miriade di iniziative in tutta la Sicilia. “Per poter consolidare questa rete – prosegue Don Roberto Fucile – è necessario mantenere costanti interlocuzioni tra la Regione siciliana, l’Ufficio Beni Culturali e l’Ufficio Turismo della Cei e la Cesi, per migliorare questa proposta a tutela di un cammino autentico“.
L’impegno dunque, è quello di evitare sovrapposizioni e confusioni all’interno di un’esperienza che risulterebbe più completa se integrata dal contributo di più realtà inclusive e dialoganti. Un esempio? Pensate a un appassionato di trekking in giro fra le montagne attorno a Burgio. Immaginate che sugli stessi sentieri, incontri la carovana di pellegrini diretti al convento dei Cappuccini o al Museo delle Mummie. Perché non unirsi a loro arricchendo così la propria esperienza artistico culturale e nel caso, anche spirituale? Si tratta insomma di scommettere su un cambio culturale che coniuga identità e diversità nell’ottica della condivisione di un cammino al tempo stesso reale e metafora di vita.
“La storia di San Bernardo da Corleone – conclude Don Roberto – racconta un territorio da valorizzare. I cammini servono a promuovere identità storico-culturali da costruire attorno ai tavoli istituzionali in cui Chiesa e Stato si confrontano per portare avanti una scommessa che sta già ottenendo l’attenzione e il giusto riconoscimento. Come Cesi, stiamo lavorando per dare supporto anche a quelle che definiamo esperienze, ossia a quei pellegrinaggi, a quei cammini meno strutturati ma comunque meritevoli di attenzione e con un grande potenziale. Dieci anni fa, era impensabile proporre una cosa simile”.
Intanto, è tutto pronto per il Cammino inaugurale “Sulle orme di San Bernardo – Cammini di fede, arte e natura”. Si inizierà la sera del 4 giugno con il primo appuntamento alle 19,30 al Convento dei Cappuccini Sciacca. Le iscrizioni si chiuderanno giorno 02/06/2021 alle ore 20:00