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Fabio Cantarella, assessore al comune di Catania, leghista, parla ai nostri microfoni della città etnea e del dissesto, con la grave situazione debitoria del comune, ma anche dei tentativi di salvare la città, messi in atto dalla giunta guidata da Salvo Pogliese: “Il dissesto lo abbiamo ereditato dalla vecchia amministrazione Pd, ma come amministrazione comunale abbiamo subito messo in campo energia, ottimismo e voglia di fare. Il sindaco sta facendo di tutto per far rinascere Catania e in questi mesi abbiamo fatto squadra con imprenditori privati e cittadini, che si sono stretti attorno al governo della città”.
L’esponente della Lega non risparmia una bordata all’indirizzo del presidente Ars Gianfranco Miccichè, reo qualche tempo fa di avere dichiarato irricevibile dal parlamento siciliano l’emendamento che avrebbe rappresentato una sostanziosa boccata d’ossigeno per Catania: “Si gioca con tanta gente che sta soffrendo. Questo ci dispiace: assistere a un balletto così vergognoso – afferma – significa voler far valere la propria forza rispetto a persone che soffrono. Si dovrebbe solamente vergognare. Spero che prevalga il buonsenso e qualcuno faccia ragionare Miccichè”.
Come aveva fatto nei giorni scorsi anche il commissario regionale della Lega Stefano Candiani, pure l’esponente leghista catanese respinge al mittente il presunto sostegno elettorale al Carroccio da parte dell’ex sindaco di Merssina Francantonio Genovese: “La Lega è unita nel respingere quei soggetti che hanno ridotto la Sicilia in queste condizioni. Quei voti non li abbiamo richiesti e non li vogliamo”.
Infine, alla domanda perchè votare Lega e Matteo Salvini alle prossime elezioni europee, Fabio Cantarella spiega: “I siciliani sono stanchi di quel che hanno visto fino ad ora: sono stati tanti i politici siciliani che hanno preso i voti e poi se ne sono infischiati della propria terra. Noi siamo per la difesa delle tradizioni, dei territori, delle diversità, dei prodotti locali. Occorre votare Lega perchè siamo siciliani e vogliamo che la nostra terra venga prima di ogni altra cosa. Prima i Siciliani”.