Un gruppo di cittadini di Capo d’Orlando, in una lettera aperta al Sindaco della cittadina del messinese, chiede l’adozione del cosiddetto “Blind Recruitment“, un sistema ben noto nel mondo anglosassone per la trasparenza nel reclutamento del personale degli uffici pubblici e delle aziende private.
Il “Gruppo 29 febbraio” – un comitato spontaneo di cittadini, attivi nella promozione della cultura e della azione politica – vuole stimolare l’attenzione dell’amministrazione per “creare un legame responsabile che obblighi le istituzioni a scegliere le persone migliori, senza condizionamenti”.
Il sistema consiste nella valutazione, da parte di chi offre l’incarico, di curricula indicanti gli studi, i precedenti incarichi, le esperienze maturate ma non il nome, il sesso o l’età del candidato. “In tal modo – si legge nella nota – si favorisce, una scelta libera da pregiudizi, ad esempio sull’età o sul sesso, liberandosi anche delle possibilità di influenza che la conoscenza diretta del candidato implica, anche inconsciamente, che possano incidere in maniera determinante sulla selezione”.
“Siamo consapevoli delle difficoltà delle P.A. e della struttura normativa sull’argomento nel suo complesso – prosegue la lettera – ma siamo altresì consapevoli che in ogni occasione dove una valutazione secondo principi può essere fatta o integrata nella selezione, non può che essere un elemento positivo, un segnale che ritorni fiducia a chi ha confidato in una discrezionalità nelle valutazioni legata principalmente alla qualità. E’ su quel legame di dipendenza, parzialità e subalternità del lavoro rispetto ai gestori delle selezioni pubbliche, tramite gli strumenti della pubblica amministrazione, che risiede quel matrimonio insano che non consente a persone che meriterebbero spazio, lavoro e il giusto rispetto, di avere le stesse possibilità di partenza”.