”Un invito a tutti i rappresentanti della Circoscrizione, del Comune, della Regione, affinché si impegnino attivamente alla risoluzione dei tanti problemi che bloccano lo sviluppo e il decoro della borgata marinara di Sferracavallo”.
Questa parte della segnalazione del comitato cittadino ”Il mare di Sferracavallo” che da anni cerca di prendersi cura di due bellezze presenti nel nostro territorio, parliamo dell’area marina protetta di Sferracavallo e della riserva naturale di Capogallo.
”Un impegno che deve essere partecipazione attiva con le associazioni e comitati del territorio. Un impegno che non deve essere becera competizione con i rivali politici, e con coloro che riescono a costruire qualcosa di buono. Una partecipazione che abbia un comune intento, e cioè quello di restituire un poco di bellezza e credibilità prima dell’inizio dell’estate”, continua Simone Aiello, uno dei componenti del comitato.
Quest’anno Palermo sarà sede di Manifesta 12, ed è stata eletta Capitale della cultura 2018, pertanto si ritiene che sia più che mai importante mostrare una città pulita e funzionale e quindi accogliente. Ma mantenendo la situazione in questo stato quale impressione mai potranno avere i turisti? Che figura facciamo agli occhi del ”mondo”? Sferracavallo è una delle importanti porte d’accesso, e il suo mare è patrimonio della nostra amata città”.
Parlando di quelle che sono le principali criticità Aiello afferma ”il degrado che c’è a Barcarello è rappresentato dalla passeggiata in legno abbandonata e pericolante ad esempio, e lo stabilimento balneare che è stato sequestrato 4 anni fa che è stato chiuso e abbandonato, ci sono quasi 3 mila metri quadrati di ferraglie e legni abbandonati sulla scogliera, che qualcuno ha provato anche a bruciare. Da anni- dice amareggiato – chiediamo che si demolisca questa struttura che rende Barcarello la parte più degradata del posto. Anche il piccolo paradiso terrestre della riserva naturale è chiuso per pericolo caduta massi e questo impedisce di poter organizzare degli eventi o manifestazioni culturali che puntano alla valorizzazione del posto. Tutto questo, e non solo, conclude, impedisce lo sviluppo economico del territorio”.