«Questa mattina, 3 dicembre, ho visitato il carcere dell’Ucciardone,accompagnato dal Comandante della Polizia Penitenziaria Aiello. La struttura, per ovvie ragioni, risente delle sue lontane origini, malgrado diverse sezioni sono state interessate da ristrutturazione e ammodernamento. Non vi è dubbio che il carcere, in questi anni, ha visto una gestione illuminata, tradotta in numerose attività, dove il personale tutto è stato partecipe al fine di migliorare le condizioni di vita del detenuto per quanto possibile». È quanto afferma Pino Apprendi, presidente di Antigone Sicilia.
«L’attività teatrale del maestro Lollo Franco – prosegue Apprendi – la creazione di un orto da parte della cooperativa In e Out, la sartoria, il pastificio Giglio,il centro diurno per detenuti con disturbi psichiatrici “Il vaso di Pandora”, tutte attività che oltre a dare lavoro ad alcuni detenuti ne hanno migliorato anche le condizioni psicologiche».
«Durante la mia visita di stamani, purtroppo, ho constatato che diverse attività sopra descritte sono in declino in quanto trascurate, ed in particolare l’orto completamente in stato di abbandono, in quanto è stato definitivamente chiuso il rapporto con la cooperativa che se ne occupava. Le attività del “Vaso di Pandora” risentono in maniera sensibile dell’assenza di alcune delle figure di riferimento che in passato si sono rivelate essenziali».
«La sartoria è totalmente inutilizzata, ed infine la spaccio alimentare, utile per alcuni generi alimentari e per l’igiene personale, è inspiegabilmente chiuso. C’è, evidentemente, un cambio di rotta al carcere Ucciardone. Mi auguro si tratti di una fase transitoria che presto possa ripristinare le attività suddette, utili alla qualità della vita dei detenuti».