Dario Matranga e Marcello Minio, segretari generali del Cobas Codir, organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa dei dipendenti regionali, si sono espressi in merito alla formazione del nuovo governo regionale.
“Il nuovo governo regionale dovrà rinegoziare il patto Stato-Regione che, come è evidente, ha prodotto e sta producendo effetti inaccettabili per la Regione Siciliana: come anche l’impugnativa del Consiglio dei Ministri alle norme di spesa sullo sviluppo delle carriere del personale. Così continuando, nel giro di un paio di anni, verrà ulteriormente dimezzata la dotazione del personale regionale già fortemente sotto organico: 10mila lavoratori che sono attualmente impiegati in circa 400 uffici e servizi presenti in tutta la Sicilia. Necessita un’immediata riclassificazione del personale in servizio e l’immediata successiva apertura dei concorsi pubblici per tutte le postazioni disponibili.”
“Nei mesi scorsi la notizia secondo cui lo Stato deve alla Regione una somma di quasi 8 miliardi di euro che si equivale al debito della Regione che non giustifica il mantenimento di un accordo che nega alla Regione il diritto di svolgere la propria missione. La chiamata in servizio dei “riservisti”, adesso, rappresenta solo un provvedimento tampone che auspichiamo non sia il solito escamotage per richiamare gli amici della politica; un’iniziativa che stride fortemente con la disoccupazione dilagante e il diritto a percorsi di crescita professionale degli stessi dipendenti cui vengono negati da più di 20 anni legittimi percorsi di carriera“.