Fumata nera tra governo e gestori degli impianti di carburante. Rimane quindi confermato lo sciopero previsto per il 25 e il 26 gennaio. Come confermato dal presidente di Figisc, Bruno Bearzi durante la conferenza stampa con Faib e Fegica: “L’incontro al Mimit è stato deludente e non c’erano le condizioni per revocare lo sciopero“.
La chiusura, spiegano le associazioni, prevede anche lo stop dei distributori self service, saranno però garantiti dei servizi minimi essenziali con un determinato numero di stazioni di servizio in funzione sia nelle citta’ sia sulle reti autostradali.
“Ci adeguiamo alla richiesta del Garante per gli scioperi e riduciamo da 60 a 48 ore lo sciopero previsto il 25-26 gennaio“.
Ad affermarlo è il presidente della Faib Confesercenti, Giuseppe Sperduto confermando quanto anticipato da Fegica. Lo sciopero sarà quindi dalle 19 del 24 gennaio alle 19 del 26 gennaio.