Rendere le strade extraurbane siciliane più sicure, sia a tutela degli automobilisti che degli enti gestori. Di questo e di molto altro si è discusso all’interno del convegno “Autostrada Prudente”. L’evento, promosso dal Cas, si è tenuto questa mattina all’interno della Sala Pio La Torre dell’Assemblea Regionale Siciliana, a Palermo. Un momento di confronto nel quale sono stati snocciolati i vari aspetti della sicurezza stradale: dalle attività di prevenzione alle responsabilità che intervengono in caso di sinistro stradale.
Potenziare le infrastrutture per ridurre gli incidenti
Focus, in particolare, sull’autostrada A20 Palermo-Messina. Ad illustrare i punti cardine del progetto è stato il Direttore Generale del Consorzio Autostrade Siciliane Calogero Fazio. “E’ un’iniziativa promossa insieme ai nostri collaboratori, finalizzata a sensibilizzare gli utenti dell’autostrada evitando il verificarsi di incidenti, soprattutto quelli più gravi. Quest’anno, abbiamo registrato un forte decremento dei sinistri stradale. Sul tema, c’è una forte sinergia con la polizia stradale“.
Numeri in calo ma sui quali l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò invita a non abbassare a guardia. “La sicurezza stradale è un tema sensibile. Abbiamo visto, negli ultimi mesi, i bollettini di morti e feriti sulle strade italiane. Abbiamo annunciato un massiccio investimento da 55 milioni di euro divisi in 41 interventi sulle strade provinciali siciliane. Naturalmente, non prescinderemo da interventi di manutenzione straordinaria che prevederà nuovi sistemi di sicurezza stradale a norma“.
Una riduzione degli incidenti figlia anche dell’ammodernamento della rete stradale condotto dal Consorzio Autostrade Siciliane, così come illustrato dal presidente Filippo Nasca. “Stiamo sostituendo le barriere. Abbiamo avviato un percorso di rifacimento dell’asfalto. A breve interverremo anche sui giunti. Siamo poi intervenuti con un’informazione più precisa all’utenza. Ma sul tema della sicurezza stradale bisogna continuare a portare avanti una campagna di sensibilizzazione e di prevenzione“.
La riduzione dei sinistri stradali
L’obiettivo è sempre lo stesso: ridurre al minimo i sinistri stradali. Un tema a cui è particolarmente sensibile l’esperto Giovanni Teresi. “Si parla sempre di informazione e prudenza, ma si sono scordano sempre i presupposti che portano agli incendi. La responsabilità deriva quasi sempre da errore umano, anche se esiste una piccola percentuale di mancanza di sicurezza. Va detto che sulle autostrade c’è un numero di incidenti limitati rispetto alle aree urbane“.
Un aspetto sul quale è intervenuta anche Maria Grazia Milli, comandante della polizia stradale per la Sicilia Orientale. “C’è un grande aumento di interesse affinché qualsiasi fenomeno negativo stradale, viene indirizzato al meglio. C’è un interesse del legislatore ad inasprire le norme del codice stradale. Il 99% degli incidenti avviene per comportamento errato del conducente. Bene che la distrazione, l’utilizzo di sostanze ed altri elementi abbiano avuto la giusta attenzione. A ciò affianchiamo le iniziative di prevenzione fatte dalla polizia stradale”.
Prevenzione e repressione
Da un lato c’è la prevenzione, dall’altro la repressione dei comportamenti errati alla guida. Fatto su cui, a giocare un ruolo deterrente, è soprattutto il sistema legislativo. “L’ordinamento appronta una rigidità in tema di responsabilità sui gestori della strada – spiega l’avvocato, esperto in diritto amministrativo Giuseppe Ribaudo -. Siamo chiamati ad un supplemento di attività finalizzata alla prevenzione dei sinistri stradali. Dobbiamo garantire sempre di più una manutenzione ordinaria e straordinaria, per rendere le strade sicure e sollevare l’ente dalle responsabilità nei casi di risarcimento danni”.
Tutto però parte dalle scuole, come dichiarato da Lucia Scolaro, dirigente scolastico operante nella città di Mistretta (ME). “L’educazione stradale va impartita già dalla scuola dell’infanzia. Abbiamo realizzato dei progetti, insieme ai bambini, di cortometraggi, di realizzazione di cartellonistica ma anche di personificazione dei segnali stradali. Abbiamo incanalato un’azione formativa verso un progetto più ampio“.




