Giornata molto significativa quella trascorsa oggi alla Caserma “Calatafimi” di Palermo, sede del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”. È stato infatti avviato un importante un accordo di collaborazione mirato alla ricerca, studio e valorizzazione del patrimonio artistico, architettonico e archeologico presente nella storica Caserma dell’Arma.
Ciò è avvenuto in seguito alla sottoscrizione di una specifica convenzione tra il Colonnello Giampaolo Zanchi, Comandante del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”, e il Professore Valerio Agnesi, Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare dell’Università degli Studi di Palermo, e integrata dalla partecipazione attiva della Sovrintendenza dei Beni Culturali ed Ambientali di Palermo, diretta dalla Dottoressa Selima Giorgia Giuliano.
Alla base dell’innovativo progetto di collaborazione inter-istituzionale, vi è l’intenzione di realizzare, promuovere e sostenere, attraverso il ricorso alle più avanzate tecnologie e metodologie a disposizione dell’Ateneo e all’intervento di staff di esperti della Sovrintendenza per mirati “sondaggi” in sito, ricerche, studi ed altre attività conoscitive del patrimonio culturale presente nel compendio della Caserma “Calatafimi”, a partire dalla Chiesa di “San Paolo d’Alga”, la quale, affacciata sulla Piazza d’armi, presenta trasformazioni che nel tempo ne hanno modificato l’architettura originaria.
È importante sottolineare come la Caserma “Calatafimi”, così come l’attigua Caserma “Carlo Alberto Dalla Chiesa” che ospita il Comando Legione Carabinieri “Sicilia”, insiste nel cosiddetto “Quartiere San Giacomo dei Militari” che sorge, come confermato da tutti gli studi e ricerche di esperti, nel nucleo più antico della città di Palermo, la cosiddetta “Paleopoli”, risalente all’età punica.
Nel compendio delle Caserme “Dalla Chiesa-Calatafimi”, posto al centro dei complessi monumentali di rilevanza mondiale della Cattedrale di Palermo e di Palazzo dei Normanni/Porta Nuova (inseriti nell’itinerario arabo-normanno), sono presenti anche altre due chiese di elevato valore storico-artistico e, più precisamente, le chiese di “Santa Maria Maddalena” e di “San Giacomo dei Militari”.
Lo scopo dell’iniziativa è quello di avviare studi, ricerche e indagini che possano costituire la base conoscitiva per successivi progetti di ristrutturazione e valorizzazione del patrimonio culturale dei pregiati siti presenti nel compendio militare, anche al fine di promuoverne la fruizione alla collettività.
Il progetto di ricerca, che vede come responsabile e referente per l’Ateneo la Dottoressa Patrizia Capizzi e per la Sovrintendenza l’Archeologa Carla Aleo Nero e l’Architetto Mariella Marrone, si articolerà in un rapporto di collaborazione scientifica per l’effettuazione di studi e ricerche per la localizzazione di strutture sepolte nel compendio della Caserma, attraverso metodologie geofisiche condotte a cura di esperti e di selezionati studenti con l’utilizzo di sofisticate apparecchiature il loro possesso per la diagnostica archeologica.
A conclusione dell’incontro, il Generale di Brigata Rosario Castello, Comandante della Legione Carabinieri “Sicilia”, nel salutare le autorità intervenute, ha espresso il suo plauso per la pregevole iniziativa, finalizzata a valorizzare l’importate patrimonio artistico e culturale esistente nelle caserme dell’Arma dei Carabinieri.