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Il rettore Cuzzocrea: “Sogno una Messina città universitaria” CLICCA PER VIDEO E FOTO

mercoledì 2 Marzo 2022

GURDA IL VIDEO IN ALTO E LE FOTO IN BASSO

Finalmente in presenza e a casa”. E’ emozionato il rettore Salvatore Cuzzocrea perché l’inaugurazione dell’anno accademico torna in presenza dopo la pandemia. Ed è anche casa perché la sede scelta è l’Aula Magna del Polo Papardo, dopo le cerimonie 2019 al Museo e 2020 al Teatro Vittorio Emanuele.

Il primo pensiero va alla guerra e spiega: “Abbiamo risposto presente all’appello del presidente Draghi e della ministra Messi e siamo pronti ad attivare corridoi umanitari a favore dell’Ucraina. La parola guerra, come diceva il grande Gino Strada deve totalmente scomparire dalla storia e dal nostro lessico. Siamo pronti ad accogliere in ateneo e nella città di Messina quanti avranno bisogno di aiuto e ospitalità. La sede del nostro rettorato da oggi è colorata di giallo e azzurro come la bandiera dell’Ucraina. Senza volerlo la cerimonia di oggi che tempo fa abbiamo voluto dedicare proprio alla lotta contro la violenza, risulta ancora più intrisa di significato e valore in questi giorni di forte angoscia del mondo intero per quello che sta succedendo”.

Mentre si alza forte il no alla violenza ed alla guerra ad apertura dell’inaugurazione dell’anno accademico, in video collegamento è intervenuto Patrick Zaki, divenuto lo studente di ogni ateneo d’Italia.

Nell’intervento il magnifico rettore Salvatore Cuzzocrea ha ripercorso i mesi della pandemia e del ruolo che l’Ateneo ha avuto anche attraverso il Policlinico universitario.

Oggi dico grazie ai medici, agli infermieri e a quanti hanno fatto squadra per i messinesi. Per crescere come città è indispensabile un sistema universitario efficiente. Permettetemi di dire grazie alle donne e agli uomini di questa Università che in una settimana sono riusciti ad attivare il sistema informatico per consentire il lavoro durante il lockdown e la pandemia”.

Cuzzocrea si è poi soffermato su quanto è stato fatto sul piano delle infrastrutture e dell’innovazione tecnologica. “Messina deve diventare una città universitaria, dobbiamo amare la città, le nostre bellezze. Forse ci siamo troppo abituati a non avere una zona falcata e un water front degne di questo nome, una Casa dello studente chiusa da 20 anni. E’ con grande spirito di collaborazione che abbiamo dato piena disponibilità a tutte le istituzioni, dalla Regione, alla prefetta Di Stasi, al presidente dell’AP Mega, al Tribunale, al Comune con i progetti per l’hub dell’innovazione e per le start up. Abbiamo aperto le nostre strutture sportive agli anziani, stiamo lavorando per ultimare i lavori alla Cittadella Universitaria e mi scuso per i disagi per i cantieri aperti ma la nostra è l’unica Università dove gli studenti non pagano per fare sport”.

“Da ex studente penso con orgoglio alla nostra università come la casa dei giovani che vivono e scelgono questa città e questa terra come casa dove realizzare i propri sogni”.

Ed i giovani sono stati i protagonisti della cerimonia in una sorta di filo conduttore, attraverso i volti degli studenti della redazione di UniversoMe, e i musicisti dell’orchestra Filarmonica “Giostra”, nata nei mesi della pandemia in uno dei quartieri più a rischio della città. Un esempio di forza e della capacità di fare grandi sogni.

Credo che i risultati dimostrino come la nostra Università non solo abbia fatto fronte, e continui a farlo, alle misure eccezionali a cui è stato sottoposto l’intero Paese, ma abbia migliorato sotto diversi aspetti le sue performance nei settori della didattica, della ricerca, dei servizi agli studenti, dell’edilizia residenziale, aumentando la sua capacità di attrarre studenti, ampliando il suo corpo docente con l’ingresso di nuovi professori e ricercatori, recuperando vecchi e nuovi spazi alla fruizione della comunità accademica”.

Il nuovo Anno Accademico, il 474° dalla fondazione, è stato aperto dal coro di UniMe, diretto dai maestri Umberto e Giulio Arena, con le note dell’inno nazionale ed europeo e, prima ancora, quello d’ateneo “Gaudeamus Igitur” che ha accompagnato la sfilata del corteo accademico, cui hanno preso parte, oltre ai prorettori UniMe, i rettori ospiti.

La laudatio è stata affidata al prof. Luigi Chiara, ordinario di Storia contemporanea, che prima di illustrare le tappe della prestigiosa carriera della neodottoressa, si è unito all’appello per la Pace da parte del rettore e ha voluto sottolineare come il conferimento del dottorato alla giornalista Rula Jebreal nel giorno della cerimonia di inaugurazione stia a significare l’attenzione che l’ Ateneo rivolge anche alle iniziative di corretta e concreta attuazione delle politiche che attengono alla parità di genere e al contrasto alla violenza esercitata sulle donne.

“Sono i temi, questi ultimi, di cui particolarmente si è occupata la Dottoressa Jebreal- ha detto il prof. Chiara- che con fermezza, intelligenza, determinazione e competenza, da anni scrive dei diritti violati delle donne e della necessità di combattere ogni forma di violenza. Chiaro è il suo punto di vista sugli obiettivi di fondo da raggiungere. Si tratta di argomenti su cui ogni persona di buon senso può convenire, ma che purtroppo ancora oggi non trovano il necessario riscontro anche nelle progredite e democratiche società occidentali”.

Nel corso della sua Laudatio il prof. Chiara ha voluto ricordare Lorena Quaranta, la giovane studentessa di Medicina dell’Ateneo peloritano, vittima anch’essa di femminicidio e si è soffermato sulla tragedia delle donne afghane, i cui diritti appena acquisiti sono stati cancellati di colpo, dopo anni di lotte e di conquiste civili”.

Sono intervenute, inoltre,  la studentessa Tamana Karimi e la dott.ssa Clorinda Capria, rappresentante del Personale tecnico-amministrativo.

Migliorare i servizi e l’efficienza di un’amministrazione- ha sottolineato la dott.ssa Capria- vuol dire puntare sulla motivazione ed il coinvolgimento delle risorse umane, dando maggiore attenzione e garanzia al benessere psico-fisico del personale. Chi lavora ogni giorno con responsabilità e professionalità, garantendo quei servizi fondamentali alla nostra organizzazione ed alla nostra società, ha bisogno di sentirsi gratificato sotto ogni aspetto psicologico, sociale ed economico. Sono sicura che il Magnifico Rettore continuerà a garantire a tutti noi un’università etica e responsabile, sensibile al miglioramento del benessere organizzativo e che assicuri valore al ruolo e alla professionalità del PTA”.

L’evento è stato arricchito dagli intermezzi musicali dell’Orchestra Filarmonica di Giostra e dalla piacevole novità che a introdurre i vari momenti della cerimonia, quest’anno sono stati degli studenti, in particolare, Gianluca Carbone, Filippo Giletto e Angelica Rocca della testata giornalistica Universome.

Subito dopo la Cerimonia presso la Sede Centrale è stato inaugurato l’Atrio del Rettorato che nei mesi scorsi è stato sottoposto ad un restauro conservativo insieme ai locali della Biblioteca di Giurisprudenza.

Il progetto di ridefinizione spaziale e funzionale dei locali dell’Atrio del plesso centrale e della sala lettura ha inteso riportare alla luce e valorizzare la compagine architettonica e le caratteristiche decorative di questi luoghi, al fine di restituirgli la loro dignità estetico – formale. L’intervento di restauro ha previsto oltre le opere di restauro conservativo anche l’adeguamento funzionale – tecnologico degli impianti con particolare attenzione agli impianti di illuminazione e climatizzazione.

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