Grazie all’attenzione dei genitori e del nonno un adolescente, originario di Pachino, è stato salvato dalla “moderna trappola” del Blue Whale, assurdo gioco che prevede 50 prove di autolesionismo e di istigazione al suicidio.
Il ragazzo, che stava attraversando un momento difficile, aveva mostrato segni di irrequietezza destando il sospetto nella famiglia che, prontamente, si è allertata coinvolgendo la Procura di Siracusa.
Le indagini hanno confermato che il diciassettenne non solo era stato coinvolto ma che aveva già assolto le prime due prove tra cui quella di incidersi sulla pelle, con una lametta, l’effige di una balena da cui prende il nome questo “gioco” che ha già fatto più di una vittima tra gli adolescenti.
Al momento al giovane è stato affiancato uno psicologo.