Avrebbe picchiato e costretta ad avere rapporti contro la sua volontà la convivente che, armato con un grosso coltello da cucina, una volta l’ha anche minacciata di ‘scannarla come un maiale’.
Sono le accuse contestate dalla Procura di Catania a un 37enne della provincia che è stato arrestato da carabinieri del comando provinciale per maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e rapina. Nei suoi confronti militari dell’Arma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. La donna è stata aggredita anche alla presenza di suo figlio, minorenne, nato da una precedente relazione. Le indagini sono state avviate dopo che madre e figlio sono riusciti a fuggire a una violenta aggressione dell’uomo che aveva colpito la convivente a colpi di cellulare in testa e continuato a picchiarla con calci e schiaffi.
Medicata al pronto soccorso del Cannizzaro le è stato diagnosticato un “trauma contusivo mano destra e trauma cranico minore con corpo contundente con tre piccole ferite lacero contuse che vengono suturate” giudicato guaribile in dieci giorni. Molte delle aggressioni e delle violenze sessuali subite, ha denunciato la donna, taciute per timore di ritorsioni su suo figlio, sarebbero scaturite quando lei gli contestava delle ‘relazioni libertine’. Dopo ultimo caso di infedeltà, lo ha accusato donna, lui l’avrebbe costretta a subire cinque rapporti sessuali con la forza e sotto minaccia di morte.