Nel corso di un servizio di controllo sul territorio, i militari del Nucleo Radiomobile di Catania hanno denunciato, sulla base degli indizi raccolti, da verificare in sede giurisdizionale, un 52enne catanese per il reato di evasione (art. 385 C.P.).
I fatti sono accaduti intorno alle ore 03:20 quando, durante un posto di controllo su via Acquicella Porto, l’equipaggio della Gazzella ha scorto un’utilitaria con due persone a bordo che, alla vista dei militari, ha rallentato repentinamente la marcia. Tale comportamento ha insospettito i Carabinieri che, ovviamente, hanno fatto accostare il veicolo per procedere alle verifiche del caso.
Durante le fasi dell’identificazione dei due, il conducente – un 67enne catanese – ha dichiarato sin da subito di aver avuto in passato problemi con la giustizia, circostanza confermata dagli accertamenti nella banca dati delle Forze dell’Ordine, che hanno evidenziato il suo coinvolgimento in diverse vicende giudiziarie. Al contrario, il passeggero ha subito detto di non avere con sé alcun documento, ma si è presentato come incensurato, cercando di apparire estraneo a qualunque trascorso giudiziario. Tuttavia, fin da subito ha manifestato un atteggiamento nervoso e poco collaborativo che ha indotto i Carabinieri ad effettuare ulteriori riscontri. L’uomo ha poi raccontato di poter dimostrare la sua identità mediante i documenti, a suo dire dimenticati presso la sua residenza, una palazzina nel quartiere San Cristoforo, chiedendo all’equipaggio di accompagnarlo.
Tuttavia, raggiunto quello stabile, invece di entrare nell’androne, l’uomo ha cercato di introdursi all’interno di una struttura abbandonata e fatiscente adiacente, nel tentativo di far perdere le proprie tracce. Il suo tentativo di fuga, però, è stato immediatamente interrotto dai militari, che lo hanno bloccato prima che potesse allontanarsi.
Posto di fronte all’evidenza, il soggetto ha ammesso infine le proprie vere generalità: un 52enne catanese, con trascorsi giudiziari, attualmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso un altro indirizzo della città e, pertanto, beccato in flagranza di evasione.
Condotto in caserma per ulteriori verifiche, l’evaso è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria, ferma restando la presunzione di innocenza valevole ora e fino a condanna definitiva.