Mesi intensi e un calendario molto fitto aspettano la commissione Attività produttive all’Ars. La partita sugli export manager potrebbe chiudersi prima delle vacanze, ma si lavora anche per portare a termine altre norme, senza dimenticare ulteriori aiuti al settore agricolo, dopo quelli già arrivati con la variazione di bilancio delle scorse settimane. ilSicilia.it ha approfondito questi punti con Giuseppe Catania, deputato regionale di Fratelli d’Italia e vicepresidente della commissione, che ha parlato anche delle ex aree di sviluppo industriale e con quali novità sindaci e Comuni si troveranno ad affrontare la stagione estiva ormai alle porte.
Quali sono le principali attività che la commissione Attività produttive sta mettendo in fila dal punto di vista legislativo prima dello stop estivo?
“Stiamo lavorando su alcuni fronti, su alcune norme specifiche. Una riguarda la promozione della figura dell’export manager. Una figura centrale per favorire l’internalizzazione delle piccole e media imprese siciliane, in considerazione del fatto che gli ultimi numeri indicano che l’export made in Italy, in generale, è in costante crescita e lo è anche l’export siciliano, malgrado una lettura veloce dei dati segnerebbe un meno. In realtà, la parte che ha subito contrazioni riguarda prevalentemente la distribuzione dei carburanti, mentre sull’agroalimentare e sul manifatturiero ha subito un discreto aumento, quindi siamo in linea con i dati migliorativi degli ultimi anni. Avere un figura come l’export manager consente di qualificare ancora di più le professionalità presenti sul territorio che possono essere in supporto delle piccole e medie imprese siciliane. Ci sono poi altre norme che stiamo valutando come commissione di merito, che poi passeranno dalla commissione Bilancio, riguardo la promozione e il sostegno alle comunità energetiche rinnovabili. In questo caso cerchiamo di essere in linea con quelli che sono gli indirizzi legati alla transizione ecologica dell’Unione Europea e in particolare con alcune misure che riguardano il Pnrr, che nello specifico che prevedono l’attivazione di comunità energetiche soprattutto nei piccoli Comuni, finalizzati all’autonomia energetica nei nostri territori. Andremo a valutare anche ulteriori misure legate all’agricoltura. Di recente è stato approvato una piccola variazione di bilancio che prevede un contributo straordinario agli agricoltori e alle aziende zootecniche per l’acquisto foraggi e un’altra misura di sostegno per la crisi idrica. Quanto prima andremo ad analizzare, subito dopo la pausa elettorale, ulteriori misure di interventi in favore. Abbiamo di recente licenziato il disegno di legge sul riordino dei consorzi di bonifica che adesso è passato alla commissione Bilancio, che andrà ad esprimere il parere. E’ passato il disegno di legge sulle cave, già approvato in aula, e quanto prima verrà approvato in commissione il disegno di legge sul riordino dei forestali. E’ invece in fase di defezione la legge in materia di domini collettivi. Quest’ultima è una materia che si sta affrontando insieme al regolamento sulla disciplina in materia di impresa alimentare domestica. Su questo stiamo approfondendo la norma al fine di capire se è necessario intervenire a modifica per adeguarla a quella che è l’evoluzione vigente“.
Dopo la tornata delle Europee, al netto di ipotesi di eventuali rimpasti, la coalizione si troverà ad affrontare importanti dossier di settore. Rispetto, per esempio al riordino di alcuni enti di territorio come le ex Asi, qual è la situazione?
“Per quanto riguarda le Asi ci sono dei commissari liquidatori che stanno provvedendo a liquidare quello che rimane delle Asi, mentre il core business delle Asi è stato trasferito al nuovo soggetto che è l’Istituto regionale delle Attività produttive, che è in piena operatività e, da questo punto di vista, sta svolgendo attività specifica“.
Quali risposte servono ai primi cittadini dell’Isola alla vigilia dell’inizio della stagione estiva e come si deve procedere?
“Il parlamento siciliano ha già fatto a mio avviso un’importante modifica. Uno degli ultimi provvedimenti in finanziaria ha dato la possibilità, attraverso una modifica normativa, di poter avere un coordinamento più efficace rispetto all’uso dei forestali per l’emergenza antincendio. Nello specifico è stato anticipato, per norma, il periodo in cui possono essere chiamati ad adoperare ed è stato fatto un coordinamento tra i due dipartimenti, assessorato all’Agricoltura e dipartimento Foreste, che si occupano di coloro che svolgono attività di antincendio, in modo che possano agire senza soluzioni di continuità a differenza di quello che avveniva prima, in cui gli stessi lavoratori dovevano fare alcune giornate lavorative presso un dipartimento, salvo poi essere staccati da quel dipartimento e riprendere con un altro dipartimento. Quest’operazione dal punto di vista amministrativo e burocratico prevedeva uno stacco di giornate e quindi molto spesso ci si trovava senza personale nel periodo in cui era necessario intervenire in termini di prevenzione antincendi. In più si è proceduto con un aumento delle giornate lavorative. Adesso sono chiamati a fare 101 giornate lavorative e si è prevista anche la possibilità di poter effettuare una specifica convenzione tra dipartimento ed enti locali per impiegare alcune giornate del personale per quelle attività di prevenzione antincendio necessarie ai margini delle strutture urbane. Questo è un intervento che vale per tutti gli enti locali, che adesso possono fare apposita richiesta per la stipula di una convenzione e l’utilizzo del personale da poter integrare nelle attività di prevenzione antincendio“.