Con 22 voti favorevoli, 3 contrari e 2 astenuti, all’ultimo giorno utile e con un primo rinvio, il Consiglio comunale di Catania ha approvato il Dup (documento unico di programmazione).
In breve, il Dup è il piano che definisce gli obiettivi e le priorità che l’amministrazione comunale, targata Enrico Trantino, intende perseguire nella visione di futuro della città indicando strategie, investimenti e azioni. Il Dup comprende la sezione strategica che sviluppa le linee programmatiche di mandato in linea con gli indirizzi strategici dell’Ente e con un orizzonte temporale che coincide con la durata del mandato amministrativo e la sezione operativa che fornisce il supporto per il processo decisionale basato sugli indirizzi generali e strategici, coprendo lo stesso periodo del bilancio di previsione.
Non poche sono state le fibrillazioni, già emerse durante il dibattito, provenienti dall’opposizione e della stessa maggioranza che supporta l’amministrazione. Alla seduta, era assente l’intero gruppo “Trantino Sindaco”, composto dai consiglieri Curia, Currò e Trovato.
Da una prima chiave di lettura sembrerebbe un malcontento del gruppo nei confronti della giunta Trantino, ma il capogruppo Alessia Trovato rassicura che non vi “è in atto alcun mal di pancia”, sottolineando di“essere contenti che il Dup sia stato approvato in aula. La loro assenza – specifica -, è stata dovuta a degli impegni che hanno occupato i tre esponenti del gruppo”.
Dal fronte oppositivo, il consigliere del Partito Democratico Damien Bonaccorsi, spiega: “Il DUP 2025-2027 dell’amministrazione è privo di una visione concreta per Catania. Nonostante le grandi promesse come ad esempio una ‘Capitale del Digitale’ e di una città ‘senza barriere’, mancano piani operativi e scadenze precise per realizzare questi obiettivi. Come mancano i fondi e gli strumenti per avere una seria gestione dei rifiuti. Ci si riempie la bocca con parole come sostenibilità e innovazione digitale, ma i fondi stanziati sono palesemente insufficienti e le politiche sociali lasciano le famiglie catanesi senza supporto. Il documento ignora le reali necessità della città, concentrandosi su grandi opere senza risolvere i problemi quotidiani, come il degrado stradale e la crisi dei servizi pubblici. Catania – conclude – ha bisogno di azioni concrete, non di promesse irrealizzabili. Serve un leader che guidi la città verso orizzonti migliori, non uno che si lasci trascinare dagli eventi navigando a vista”.
Parole al miele, invece, quelle del capogruppo di Forza Italia Piermaria Capuana: “Accogliamo con soddisfazione l’approvazione del DUP, strumento essenziale per tracciare il futuro di Catania. Come Forza Italia, vediamo in esso non solo un atto amministrativo, ma l’espressione di una visione alta e lungimirante per lo sviluppo integrale della nostra città. Si guarda alla crescita economica e sociale, alla cura dei servizi e alla valorizzazione del nostro patrimonio, risorse preziose che, se ben gestite, potranno fare di Catania una protagonista, non solo in Sicilia ma nel contesto nazionale.
In questo continuo processo di cambiamento – continua Capuana – il Dup rappresenta una prospettiva che mira al decentramento dei servizi, agli investimenti strategici e alla pianificazione a lungo termine, con l’obiettivo di rispondere alle esigenze reali dei cittadini e garantire una gestione efficace delle risorse comunali. Saremo vigili e operosi affinché questa visione si traduca in azioni concrete per il bene comune. Inoltre – conclude – sono particolarmente orgoglioso che il consiglio comunale abbia votato all’unanimità l’ordine del giorno di cui sono primo firmatario, impegnando l’Amministrazione a sollecitare i pareri di Arera e Mise sulla fusione tra Sidra e Catania Rete Gas, tenendo conto dell’affidamento del Servizio Idrico Integrato alla società mista SIE S.p.A”.