La Procura Distrettuale della Repubblica di Catania ha ordinato l’arresto di un 30enne catanese, accusato di una serie di reati tra cui “maltrattamenti in famiglia”, “estorsione” e “lesioni personali aggravate”. L’arresto è stato eseguito dai Carabinieri della Stazione di Librino, in seguito alle indagini condotte dal pool di magistrati specializzati nella violenza di genere.
Le investigazioni hanno rivelato un quadro allarmante di abusi perpetuati dal sospettato nei confronti della sua convivente, una 27enne catanese, nel corso degli ultimi mesi. La vittima ha subito ripetuti maltrattamenti, gravi lesioni e estorsioni da parte del compagno, il cui abuso di droghe ha aggravato la situazione domestica.
Le testimonianze raccolte descrivono un ambiente familiare segnato da violenza e coercizione, in cui il sospettato avrebbe costretto la donna a consegnargli denaro per acquistare sostanze stupefacenti, minacciandola di violenza fisica e persino di morte in caso di disobbedienza.
Uno degli episodi più gravi è avvenuto lo scorso febbraio, quando il sospettato ha violentemente tirato fuori la sua compagna dall’auto in movimento, dopo averla colpita e minacciata. La donna ha subito gravi lesioni al naso, richiedendo 35 giorni di cure mediche per rimettersi.
Anche a marzo, la violenza è continuata, con il sospettato che ha colpito la donna con una racchetta da tennis, causandole un trauma cranico. In un’altra occasione, ha distrutto il suo telefono cellulare per impedirle di chiedere aiuto alle autorità.
Le autorità giudiziarie hanno emesso un ordine di custodia cautelare in carcere per il sospettato, in considerazione della gravità dei reati e delle esigenze cautelari. La vicenda evidenzia ancora una volta l’importanza di combattere la violenza domestica e di proteggere le vittime da situazioni di pericolo.