Con la prestigiosa presenza di una madrina del calibro di Vladimir Luxuria, si è chiuso con successo il Pride di Catania, andato in scena dopo due anni di stop a causa del Coronavirus.
A lanciare il messaggio dell’edizione 2022 del Catania Pride è stata la madrina Luxuria: “Vogliamo comunicare allegria, gioia di vivere e di esserci – ha detto – e di amare. Nonostante il Parlamento non faccia nulla per fare delle leggi contro l’omobitransfobia e nemmeno per il matrimonio ugualitario, noi non vogliamo perdere il buon umore. Lo dobbiamo a quelle persone che purtroppo non solo hanno perso il buon umore, ma hanno perso anche la voglia di vivere. Lo dobbiamo a Sasha, un giovanissimo ragazzo di Catania che si è tolto la vita. Lo dobbiamo a Cloe, insegnante trans che si è tolta la vita. Non dobbiamo lasciarci abbattere e cambiare l’umore da chi ci insulta e ci vuole discriminare. Dobbiamo rispondere sempre con i nostri colori, con la nostra allegria”.
A testimoniare il coinvolgimento della comunità è stata la grande affluenza di pubblico, che con striscioni, bandiere arcobaleno e megafoni ha animato il serpentone umano che ha guidato le rivendicazioni Lgbt+, contro “le pratiche di un patriarcato e di un dominio eterosessuale che non ci appartiene. C’e un solo unico orizzonte a cui miriamo: decidere dei nostri corpi. Per questo, con questo Pride, noi chiediamo liberazione contro i confini di oppressione e sfruttamento”, si legge nel documento politico.
“Mentre al Senato si applaude l’abolizione di una legge che ci avrebbe potuto tutelare – ha rimarcato il Comitato Catania pride 2022 – e mentre le famiglie composte da persone Lgbt+ aspettano ancora un pieno e totale riconoscimento, noi assistiamo ad aggressioni che infieriscono sui nostri corpi o che colpiscono i nostri cari e le nostre figlie”.