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dell'operazione

Catania, rapine, armi clandestine e falsi “green pass”: 17 indagati GUARDA IL VIDEO

venerdì 10 Febbraio 2023

Gli arrestati sono: Salvatore Natale Mirabella, di 33 anni, ritenuto a capo dell’organizzazione; Salvatore Assennato, di 31; Alessandro Nicosia, di 44; Alberto Longo, di 54; Vito Russo, di 40; Antonio Carmelo La Rosa, di 40; Alfio Vittorio Murabito, di 31; Emilio Rosa Murabito, di 59; Davide Todaro, di 28

Più di 100 Carabinieri del Comando Provinciale di Catania stanno eseguendo un’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale etneo, relativa a 17 indagati, 9 dei quali destinatari di misura cautelare, accusati di “rapina aggravata”, “sequestro di persona”, “fabbricazione, porto e compravendita di armi clandestine”, “falso materiale”, “cessione di stupefacenti” e “ricettazione”.

Dall’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, è emerso come gli indagati, oltre ad aver commesso 3 cruente rapine a mano armata in esercizi commerciali di San Giovanni La Punta, fabbricassero anche armi clandestine perfettamente funzionanti, che venivano vendute a criminali del luogo per 1.000 € circa ciascuna.
L’attività investigativa ha poi portato alla luce un articolato sistema criminoso, in cui tossicodipendenti, per pochi euro o qualche dose di sostanza stupefacente, muniti di documenti falsi, venivano convinti a farsi vaccinare più volte, per procurare a soggetti “no vax” la certificazione “green pass”.

Per una delle “cavie”, è stata infatti accertata la somministrazione di 3 dosi di vaccino in meno di un mese, a grave rischio per la propria salute.

Sono cinque le persone finite in carcere e quattro quelle poste ai domiciliari nell’ambito dell’operazione. Dall’indagine è emerso come uno degli indagati, un vero e proprio ‘armaiolo’, modificando le canne, i caricatori ed i meccanismi di sparo di pistole ‘scacciacani’ cal. 9 x 21, riuscisse a realizzare armi perfettamente funzionanti che venivano poi vendute alla criminalità locale per circa 1.000 euro ciascuna. Durante gli arresti sono state ritrovate nelle abitazioni di tre indagati due pistole già modificate, assolutamente offensive e letali, due armi in fase di lavorazione, otto canne ed 87 proiettili. Altre due pistole clandestine modificate erano già state trovate durante le indagini ad uno degli indagati, che era stato arrestato in flagranza in flagranza. Le armi complessivamente sequestrate dai militari nel corso dell’indagine sono state sei.

Avrebbero pagato circa 300 euro ciascuno per ottenere un vero green pass senza sottoporsi ad un vaccino anti Covid i no vax procacciati dall’organizzazione sgominata stamane dai carabinieri di Catania, che, coordinati dalla Procura, hanno anche interrotto un’e attività di fabbricazione e compravendita di armi clandestine con una operazione, denominata ‘9×21’ durante la quale sono state arrestate nove persone, cinque delle quali finite in carcere e quattro agli arresti domiciliari. Otto gli indagati. I no vax sono stati tutti denunciati.

Gli indagati, anche attraverso la falsificazione dei documenti di identità, avrebbero indotto in errore gli operatori sanitari che, invece dei reali richiedenti ‘green pass’, facevano sottoporre al vaccino alcune ‘cavie’, in particolare tossicodipendenti, che si offrivano in cambio di sostanza stupefacente o pochi euro. Gli arrestati sono accusati di rapina, porto e detenzione di armi clandestine e comuni da sparo nonché di armi bianche ed ancora dei reati di fabbricazione e cessione di armi clandestine, di sequestro di persona e di falso. Le indagini sono state condotte dal gennaio al maggio 2022.

Sono cominciate dopo una rapina il 17 gennaio 2022 ai danni del centro scommesse ‘Domus-Bet’ di San Giovanni La Punta, dove tre degli indagati sotto la minaccia di un’arma bianca si sarebbero impossessati della somma di 5.000 euro e di un numero imprecisato di ‘gratta e vinci’. I malviventi non avrebbero esitato a minacciare e trascinare all’interno del centro scommesse un passante per evitare che questi avvisasse le forze di polizia. Durante le indagini sono anche emersi indizi riguardante uno degli indagati in ordine ad altre due rapine.

I carabinieri hanno anche scoperto un fiorente traffico d’armi giocattolo che sarebbero state modificate da uno degli arrestati.

 

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