Avrebbe perseguitato una donna di 40 anni della quale si era invaghito e che non lo ricambiava provocando uno stato di ansia e paura nella vittima, che ha però deciso di denunciare tutto alla Polizia Postale. Le indagini hanno consentito al pm di richiedere ed ottenere dal Gip un obbligo di residenza per un 50enne, ritenuto responsabile dei delitti di atti persecutori, aggravati dall’utilizzo degli strumenti telematici, e diffamazione.
La Procura della Repubblica di Catania ha delegato la Polizia di Stato per l’esecuzione della misura cautelare. La vittima ha denunciato gli innumerevoli messaggi ricevuti, i continui appostamenti e pedinamenti e le gravi diffamazioni subiti. Il 50enne avrebbe schernito ripetutamente l’aspetto fisico della vittima, l’avrebbe denigrata attribuendole molteplici relazioni con uomini e l’avrebbe accusata in modo ossessivo di una relazione con un suo conoscente, inviando messaggi a tantissimi conoscenti ed amici della donna utilizzando svariate utenze telefoniche intestate fittiziamente a terzi.
Per smascherare le presunte relazioni l’avrebbe pedinata frequentemente, riprendendola e minacciando di divulgare foto e video che la ritraevano Tutte queste condotte avrebbero causato nella vittima uno stato di ansia e paura costringendola negli ultimi tempi a non uscire più con gli amici.