Un giovane di 27 anni, Giovanni Pasqualino Di Benedetto, è stato fermato dalla polizia su disposizione della Procura della Repubblica di Catania nell’ambito delle indagini sulla sparatoria avvenuta il 30 luglio scorso neI rione di Nesima, in via Cantone, in cui rimasero ferite due persone, un italiano tutt’ora ricoverato in ospedale, ed un albanese, quest’ultimo deceduto il 3 luglio scorso. Di Benedetto è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.
Il gip ha convalidato l’arresto ed applicato la misura cautelare della custodia in carcere. Secondo quanto accertato, il giovane, in concorso con altre persone, sarebbe l’autore dell’omicidio e del tentato omicidio. E’ anche accusato di porto e detenzione illegale di armi. Indagini sono ancora in corso per accertare il movente della sparatoria, che sarebbe avvenuta – sottolinea la Procura – “per ragioni che allo stato sembrano potersi ricondurre a contesti illeciti”.
Gli agenti intervenuti sul posto trovarono tra le altre cose una pistola semiautomatica calibro 38, tre bossoli e cinque proiettili dello stesso calibro e per meglio chiarire la dinamica dei fatti e l’eventuale presenza di altre persone gli investigatori hanno sentito gli abitanti nella zona ed esaminato le immagini di sistemi di video sorveglianza per ricostruire le fasi precedenti al delitto.
Secondo quanto accertato, Di Benedetto, pregiudicato per rapina aggravata, estorsione e furto, sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali, avrebbe esploso prima un colpi di pistola contro il giovane albanese e poi provato a sparare all’italiano, tentativo che non riuscì perchè l’arma si sarebbe inceppata. La vittima per sfuggire al giovane si lanciò dal balcone dell’appartamento al secondo piano di uno stabile. Dopo aver sparato Di Benedetto si era reso irreperibile.