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L'intervento dei carabinieri

Catania, tentato furto di rame all’interno di una cabina elettrica: arrestato quarantasettenne

domenica 27 Aprile 2025

I militari del Nucleo Radiomobile di Catania, impegnati in un servizio di prevenzione nella zona industriale del capoluogo etneo, hanno arrestato in flagranza di reato per “furto aggravato”, ferma restando la presunzione di innocenza valevole ora e fino a condanna definitiva, un 47enne originario di Paternò ma residente a Catania, già noto alle Forze dell’Ordine e attualmente sottoposto all’obbligo di firma presso la Polizia Giudiziaria per reati contro il patrimonio.

In piena notte, l’equipaggio stava percorrendo la III Strada quando, nei pressi di una cabina Enel di media tensione, ha intravisto uno scooter nascosto tra l’erba alta, sul quale erano state caricate alcune matasse di cavo elettrico. 

Insospettiti, i Carabinieri hanno subito arrestato la marcia e, approfittando del buio e della scarsa visibilità durante le ore notturne, si sono avvicinati al mezzo silenziosamente a piedi.  

Con cautela, hanno quindi scorto, all’interno della cabina elettrica, un uomo che era intento a smontare, con delle tronchesi, barre di rame appartenenti al sistema di messa a terra della cabina. Completamente concentrato nella sua attività illecita e ignaro del sopraggiungere dei militari, il 47enne non si è accorto della presenza della pattuglia finché non è stato bloccato alle spalle dai militari, che lo hanno fermato prima che potesse tentare la fuga o disfarsi degli attrezzi che, invece, sono stati immediatamente sequestrati.

L’intervento tempestivo dei Carabinieri ha permesso di evitare ulteriori danni e di mettere in sicurezza il sito grazie al pronto intervento dei tecnici Enel, ai quali è stato riconsegnato il materiale recuperato, costituito da 7 matasse di cavo elettrico, 16 barre di rame e 2 trecce per massa a terra, per un peso complessivo di circa 30 kg di rame, il cui furto avrebbe causato un rilevante danno economico per la società energetica.

Sulla base degli indizi raccolti, da verificare in sede giurisdizionale, il ladro di rame è stato arrestato e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne ha convalidato l’arresto, sottoponendolo alla misura cautelare degli arresti domiciliari con “braccialetto” elettronico. 

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