Il sottosegretario dell’Economia Alessio Villarosa, blinda il ripianamento decennale dei debiti della Regione Siciliana. “Appena iniziato il Consiglio dei ministri che esaminerà il decreto legislativo ‘Norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione Siciliana in materia di armonizzazione dei sistemi contabili, dei conti giudiziali e dei controlli’. Le soluzioni normative individuate saranno utili alla Regione Siciliana per ripianare il disavanzo di amministrazione, e le quote di disavanzo non recuperate, in un periodo di 10 anni. Non ritengo sia un ragionamento di buon senso – sottolinea – quello di pensare che tutti i problemi strutturali della Regione Siciliana, quali la responsabilità nella gestione dei bilanci regionali, debbano alla fine ricadere sui lavoratori e sugli enti locali, che ne pagherebbero le conseguenze”.
E aggiunge: ‘Non oso neanche immaginare senza questa norma quali conseguenze disastrose potrebbero verificarsi in futuro anche sul bilancio dello Stato Italiano. Sono veramente soddisfatto dell’obiettivo raggiunto per la Sicilia e per l’Italia”.
Il sottosegretario conclude affermando: “Una vittoria che rappresenta la giusta gratifica di tutto il mio impegno, politico ed istituzionale, svolto finora, nonchè un ottimo punto di ripartenza per migliorare il futuro della Regione dalle ottime potenzialità”.
il governatore Nello Musumeci soddisfatto del risultato ottenuto spiega che: “Il disavanzo che stiamo spalmando in dieci anni è di 2 miliardi e 100 milioni. Quindi non peserebbe se riuscissimo ad avere una proiezione decennale. Sarebbe diverso, invece, se fossimo costretti a contenerlo nello spazio di due anni“.
Parole anche per il partito di Renzi, Italia Viva, che in un primo momento era contrario al ripianamento sottolineando la mancanza di riforme da parte del governo Musumeci, ma che in serata avrebbe tirato ‘i remi in barca’.
“Il Parlamento ha già tutte le riforme che il governo doveva proporre. Sono 10-12. La più importante è la riforma dei consorzi di bonifica. Abbiamo già approvato la legge sulla pesca, la legge sul diritto allo studio, quella sulla polizia comunale. Purtroppo non siamo ancora riusciti a poterle varare tutte. Ma sulle riforme abbiamo già chiuso, a parte 1-2 proposte che potrebbero arrivare nei prossimi mesi“, ha concluso Musumeci.