A distanza di tre mesi dall’udienza del 22 novembre il Cga ha pubblicato l’ordinanza in merito al ricorso elettorale presentato da Luigi Genovese (più votato nella lista Mpa alle regionali del 2022) contro Giuseppe Laccoto, eletto nella lista Lega Prima l’italia. Con il provvedimento il Cga (presidente Ermanno de Francisco) dispone il riconteggio delle schede così come richiesto nel ricorso da Genovese e in via incidentale anche da Laccoto, accogliendo le tesi dei legali (che il Tar in prima battuta aveva rigettato). L’iter richiederà almeno quattro mesi e nel frattempo Giuseppe Laccoto mantiene il seggio all’Ars.
Tema del contendere è appunto l’ultimo seggio assegnato alle elezioni regionali di settembre 2022, andato alla Lega ma contestato da Mpa.
Soddisfatti dell’esito dell’udienza sia Genovese che Laccoto che adesso guardano alla fase successiva.
IL COMUNICATO DI LACCOTO
“L’on. Giuseppe Laccoto resta all’Assemblea Regionale Siciliana– si legge nel comunicato del deputato Lega-Lo ha stabilito il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana con Ordinanza n. 113 del 14.2.2024 con la quale ha smentito le non veritiere voci diffuse all’indomani dell’Udienza Pubblica dello scorso 23 novembre 2023. Infatti, con la menzionata Ordinanza, il CGA per la Regione Siciliana ha solo disposto un’istruttoria con la quale ha accolto le istanze dell’On. Laccoto disponendo che la Prefettura dovrà verificare sia quanto richiesto dall’On. Luigi Genovese, sia quanto richiesto dall’On. Giuseppe Laccoto che ha pure impugnato incidentalmente la sentenza del Tar di Palermo rivendicando il riconoscimento di un numero di voti ancora maggiore, non meno di 130, di quello che gli ha consentito di assumere la carica di deputato All’ARS. L’on. Laccoto rinnova la fiducia nell’operato della Magistratura nella certezza del fatto che, all’esito della disposta istruttoria, il giudizio che si concluderà fra molti mesi, confermerà la volontà popolare che lo ha voluto premiare.
IL COMUNICATO DI GENOVESE
Anche Luigi Genovese ha diramato un comunicato. “Il Cga dispone un’istruttoria per verificare i gravi errori rilevati da Luigi Genovese. Il contenuto dell’Ordinanza del CGA, depositata in data odierna, conferma le indiscrezioni diffuse dopo l’udienza del 23 novembre scorso. Il CGA, contrariamente alla decisione del TAR Palermo, che aveva dichiarato l’inammissibilità del ricorso di Luigi Genovese, ha ritenuto indispensabile, in relazione ad alcuni dati contrastanti ed inconciliabili. rappresentati nei verbali sezionali, “ ….accertare quale di essi è quello corretto e quale invece no, onde poterne trarre le debite conseguenze in punto di legittimità del risultato elettorale”. Sarà il Prefetto di Messina o un suo delegato, entro 120 giorni, ad occuparsi della delicata fase delle operazioni di verificazione che riguarderà numerosissime sezioni. All’esito, il CGA deciderà a quale lista sarà assegnato il seggio”.
CGA NOMINA IL PREFETTO
Il Cga ha quindi disposto la verifica e, come si legge nell’ordinanza, ha nominato quale organismo verificatore la Prefettura di Messina, in persona del Prefetto pro tempore, con facoltà di delega, al fine dello svolgimento dei compiti di cui in motivazione. Sarà rispettato il contradditorio e la possibilità di nomina di consulenti di parte. “Rimette al Prefetto di Messina l’indicazione e la comunicazione alle parti delle date di inizio e di svolgimento delle operazioni di verificazione; fissa il termine di 100 giorni dalla comunicazione al verificatore della presente ordinanza per la trasmissione dal predetto ai consulenti tecnici delle parti, ove nominati, di una minuta della relazione sull’attività svolta; assegna a questi ultimi termine di giorni 20 da tale trasmissione per far pervenire al verificatore le proprie osservazioni su tale minuta; infine, assegna al verificatore ulteriore termine di giorni 30, decorrente dalla scadenza di quello assegnato ai consulenti delle parti, per il deposito della relazione conclusiva, in cui si darà motivatamente conto delle osservazioni tempestivamente svolte dai consulenti delle parti, quand’anche non accolte.
La nuova udienza sarà fissata a conclusione della verifica.