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a 37 anni dall'esplosione della centrale elettrica

Chernobyl, cani mutati geneticamente

giovedì 9 Marzo 2023

“A Chernobyl, i cani cresciuti nell’area contaminata dopo lo scoppio della centrale sono mutati geneticamente”. A rilevarlo è uno studio di alcuni ricercatori, del National Human Genome Research Institute, pubblicato sulla rivista Science Advances.

Questi, difatti, vivono a pochi chilometri di distanza dall’area contaminata in condizioni difficili. I ricercatori cercano di trovare risposte a come riescono a sopravvivere e  per insegnare agli esseri umani come vivere anche negli ambienti più duri.

Fu il 26 aprile del 1986 quando avvenne l’esplosione e un incendio nella centrale elettrica ucraina. Il tragico disastro provocò una fuoriuscita di ricadute radioattive nell’atmosfera, causando la morte di trenta lavoratori e della fauna circostante.

La ricerca

Gli studiosi hanno prelevato il sangue da 302 cani distribuiti in diverse zone. Alcuni cani vivono nella centrale elettrica, altri a circa 15 chilometri e altri ancora a circa 45 chilometri di distanza.

Gli scienziati riescono facilmente a identificare i cani che vivono nelle tre aree ad alto, basso e medio livello di esposizione alle radiazioni. Ora cercheranno di capire quali cambiamenti genetici dei cani possono essere attribuiti alle radiazioni e quali ad altri fattori.

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