“Apprendo con un sorriso, perché ne ho stima e rispetto, le recenti dichiarazioni del MPA-Grande Sicilia, che tra ironie e offese criptate tenta di delegittimare Totò Cuffaro per aver semplicemente espresso un’opinione politica chiara e legittima sul voto, segreto ma non invisibile , che ha affossato alcuni articoli importanti di questa finanziaria”.
A dirlo in una nota è il coordinatore regionale della Democrazia Cristiana Stefano Cirillo.
“Siamo dunque passati, nel giro di pochi mesi , da “gli anni migliori della Regione” sotto Cuffaro, a “l’omertoso che pontifica”, nel solo tentativo di spostare l’attenzione da un problema reale: una maggioranza che si frantuma nel segreto dell’urna e cercare alibi per nascondere il danno soprattutto agli agricoltori Siciliani”.
“Quanto all’accusa di interpretare la politica come una partita a scacchi tra correnti, cordate e consorterie ,permettetemi una riflessione: se chi, da presidente della Regione, ha contribuito a dimezzare la disoccupazione e sbloccare risorse nei Comuni e ha concretamente avviato il progetto del Ponte sullo Stretto, allora forse il problema non è chi ha fatto, ma chi oggi è paralizzato, litigioso e privo di visione cerca in Tutti i modi di delegittimare una crescente forza politica come la Democrazia Cristiana, colpendo il Suo Leader” .
“Suggerirei, sommessamente, meno sarcasmo e più autocritica. Perché la Sicilia ha bisogno di risposte ,non di battute. E soprattutto ha bisogno di onestà politica e memoria intera, non a intermittenza”, continua Cirillo.
“La Democrazia Cristiana va avanti. Con il rispetto delle regole, con la chiarezza delle posizioni, senza dover cambiare idea a seconda dell’interlocutore o del titolo di giornata. Cari Onorevoli MPA -Grande Sicilia onoriamo insieme Politicamente il nome e il logo che vi siete dati ,rendendo veramente Grande la Sicilia passando il più possibile dalle parole ai fatti. Cominciamo dalle risposte che tantissimi agricoltori attendono”, conclude l’esponente della Dc.