“La Regione Siciliana non ha ancora un piano per l’autosufficienza nonostante la legge nazionale sia stata approvata nello scorso mese di marzo. Mentre a Catania, così come in alcuni degli altri Distretti sociosanitari della provincia, occorre dare piena funzionalità alla ‘Rete per l’inclusione e la protezione sociale’. Due passi fondamentali per realizzare, in modo omogeneo e adeguato al reale bisogno, l’integrazione tra i vari servizi di cura e assistenza, soprattutto per le diverse ‘povertà’ e per i più fragili: anziani e disabili“. Lo affermano Cisl e Fnp Pensionati a conclusione di una ‘tre giorni’ dedicata alla formazione dei contrattualisti sociali della Fnp catanese.
Per Maurizio Attanasio, segretario della Cisl di Catania, “in ciascuno dei nove distretti socio-sanitari della provincia va avviato il Punto unico di accesso, senza il quale non potremo avere servizi sociosanitari integrati per i fragili e i disabili, con ricadute negative anche sull’attuazione della riforma sanitaria prevista dal Pnrr, in cui Cot e Case della Salute dovrebbero rappresentare una significativa rivoluzione della presa in carico dei pazienti non acuti”.