Seguire le cronache del Partito Democratico di Palermo è sempre una continua sorpresa.
Riepiloghiamo.
Durante un’intervista il segretario provinciale Rosario Filoramo ha dichiarato che, alle prossime elezioni Comunali, il Pd è pronto a proporre una lista con il simbolo del partito ed un proprio candidato sindaco.
Sollecitato su eventuali nomi risponde che è ancora presto ma che in ogni caso c’è la disponibilità del segretario provinciale, cioè dello stesso Filoramo.
E li caddero tuoni e fulmini dai suoi compagni (sarebbe più appropriato dire avversari) di partito.
Sacrilegio commise Filoramo, si è autocandidato!
Ora badate bene, guardando anche sommariamente al panorama degli “statisti palermitani” del Pd, non vedo una
folla di candidati alla poltrona momentaneamente occupata da Leoluca Orlando.
Ma con incredibile determinazione (mai avuta durante i circa ultimi dieci anni di Sostegno alla maggioranza Orlandiana) dieci componenti della segreteria provinciale si sono polemicamente dimessi stilando un documento di sfiducia al segretario.
Sembrerebbe che buona parte dei dimissionari facciano riferimento all’onorevole Carmelo Miceli di base riformista, già segretario provinciale, prima folgorato dalla corrente Piddina Faraoniana, poi folgorato dalla Componente nazionale Renziana, adesso folgorato dalla corrente ex Renziana ma dentro il pd di base riformista, insomma politico “folgorato”da posizionamenti politici in continua evoluzione.
Ma dove erano costoro negli ultimi circa dieci anni di sindacatura di Leoluca Orlando?
Il Pd fin dall’inizio ha sostenuto questa maggioranza e ne ha votato recentemente la fiducia.
Questi compagni hanno sostenuto e sostengono la giunta delle circa 900 bare sotto le tende, dell’immondizia che ci circonda, dei mesi necessari per avere una carta d’identità, delle strade e marciapiedi senza manutenzione, e mi fermo qui perché mi vergogno, almeno io, a raccontare dove è finita la nostra città.
I compagni del Partito Democratico litigano per questa eredità?
In questa polemica, ma anche prima qualcuno ha visto una traccia di un programma per una Palermo quasi vivibile?
E come potrebbero proporlo ai Palermitani questo programma?
Noi faremo questo , faremo quest’altro e quest’altro ancora.
Ma perché non lo avete fatto fare in quest’ultimi dieci anni da questa maggioranza di cui voi ed altri avete fatto parte?
Ovviamente il sindaco Orlando vedendo tutto ciò avrà gioco facile a dire dopo di me il diluvio.
Ma, egregio Sindaco, noi Palermitani nella tempesta e nel diluvio ci siamo già.
Vorremmo vedere un po’ di sereno, un raggio di sole.
Sarebbe bello ed importante sapere come nel breve chiunque di destra o di sinistra possa farci tornare una città normale, dove i diritti fondamentali di un cittadino siano garantiti e non sperare in un miracolo di Santa Rosalia.
Ed invece di un programma per la città e di politici che raccontano ciò che hanno fatto e non ciò che promettono di fare, vediamo un Pd che litiga per una presunta auto candidatura alla poltrona di Sindaco.
Ho capito tutto.
Amici miei domenica a piedi scalzi andiamo da Santa Rosalia, facciamo l’acchianata dalla nostra Santuzza, al momento ci resta solo Lei.