Dopo quasi due mesi di negoziazione e trattative a diversi livelli da parte della politica siciliana, adesso a Palazzo delle Aquile è stato dunque tempo di avvicendamenti nella giunta. Stamattina hanno giurato i due nuovi assessori della giunta presieduta da Roberto Lagalla. Nella sede comunale di palazzo Palagonia hanno infatti apposto la loro firma i due neoassessori, Pietro Alongi e Alessandro Anello.
Al forzista Alongi vanno le deleghe su politiche ambientali, verde urbano, interventi costieri, igiene ambientale, rapporti con Rap, Srr, Reset e Arpa, condono, abusivismo e manutenzione degli immobili. Al contrario del suo predecessore, non disporrà della delega al patrimonio, che ritorna nelle mani del sindaco Roberto Lagalla. Il primo cittadino, infatti, ha sottolineato in passato che ritiene opportuno seguire in prima persona alcuni importanti dossier sul tema.
La sostituzione di Mineo ha anche determinato una serie di modifiche nell’assegnazione delle deleghe di altri assessori. Scambio di compiti tra Maurizio Carta e Salvatore Orlando: il primo acquisisce l’edilizia privata, ma cede all’assessore Orlando i rapporti con Amg. Dario Falzone, invece, continua ad occuparsi di personale, stato civile e decentramento, ma aggiunge anche la sovrintendenza al traffico.
Al neoassessore leghista Alessandro Anello sono invece destinate le deleghe allo sport e al turismo, parimenti a quanto già era nella disponibilità della collega di partito Sabrina Figuccia che ha lasciato l’incarico. Quest’ultima diviene la nuova responsabile provinciale della Lega per la città di Palermo. Inoltre, il viceministro al lavoro Claudio Durigon ha affidato un importante ruolo all’ex assessore in materia di politiche sociali e lavoro.
Gli avvicendamenti hanno lasciato però alle spalle qualche insoddisfazione. La Nuova DC e Forza Italia spingevano al fine di un cambio secco di assessori senza alcuna “compensazione” di deleghe.
I meloniani inoltre attendono di capire se ci saranno in futuro eventuali compensazioni, mentre rimane ancora in piedi il dubbio su Carolina Varchi. L’attuale vicesindaco di Palermo da tempo ha lasciato intendere di volersi concentrare prevalentemente sul ruolo di parlamentare nazionale, ma sulla sua eventuale successione in giunta potrebbe aprirsi un dossier intorno a FdI che forse in tanti invece vorrebbero congelare.