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prevenzione legalità

Comune Messina, FdI: “Norme anticorruzione su rotazione dirigenti non applicate”

martedì 4 Aprile 2023

Alcuni hanno mantenuto lo stesso incarico per oltre 20 anni, dirigendo uffici di grande rilievo per l’amministrazione comunale. Eppure la normativa anti-corruzione prevede la rotazione. A ricordare l’importanza del rispetto della normativa in vigore nonché delle indicazioni Anac che impongono regole rigide alle pubbliche amministrazioni in materia di prevenzione della corruzione, è il capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune Libero Gioveni con un’interrogazione al sindaco Basile.

L’esponente di FdI ricorda come sul finire del 2017 il Consiglio comunale ” approvò il Regolamento antimafia e anticorruzione come autentica espressione di legalità che faceva riferimento anche alla rotazione del personale in aree a rischio corruzione; tuttavia a Palazzo Zanca, ad eccezione di qualche sporadico provvedimento che ha riguardato solo qualche settore e qualche funzionario, non si applicano ancora rigidamente i dettami della Legge 190/2012, del D.Lgs. 165/2001 e del Piano Nazionale Anticorruzione in merito all’opportunità di far ruotare il personale comunale con funzioni di responsabilità”.

Da un lato le amministrazioni hanno fatto ruotare i dirigenti ed anzi De Luca da sindaco ne ha dimezzato il numero, dall’altro però, rileva il consigliere comunale la regola non sembra sia stata applicata per come la normativa impone per funzionari, tecnici o Direttori di Sezione visto che taluni hanno tranquillamente “piantato le tende” nel loro settore di competenza!!!), nonostante siano ben chiare le indicazioni dell’ANAC e le norme in materia che, quindi, andrebbero rispettate!”.

Gioveni ripercorre le norme che disciplinano la materia della rotazione del personale (la 190 del 2012 e il testo unico sul Pubblico Impiego nonché il Piano Nazionale anticorruzione e i successivi piani triennali di aggiornamento) ed evidenzia come “Parecchi funzionari responsabili, direttori di sezione, istruttori tecnici ecc. stazionano indisturbati anche da più di 20 anni nei loro posti (basta guardare gli attuali “Dipartimento servizi tecnici” o “Dipartimento servizi territoriali ed urbanistici” nei loro svariati “rami” o “servizi” per portare degli esempi concreti)”.

Il consigliere di FdI sottolinea quali sono gli ambiti a più elevato rischio corruzione, ovvero quelli interessati dai procedimenti di autorizzazione o concessione; scelta del contraente per l’affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta ai sensi del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163; concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati.

Il Piano Nazionale Anticorruzione, obbliga le PA alla rotazione del personale che ha funzioni di responsabilità, compresi i responsabili del procedimento operanti nelle aree a più elevato rischio di corruzione. L’obbligo viene motivato spiegando che “La rotazione del personale addetto alle aree a più elevato rischio di corruzione rappresenta una misura di importanza cruciale tra gli strumenti di prevenzione della corruzione e l’esigenza del ricorso a questo sistema è stata sottolineata anche a livello internazionale. L’alternanza tra più professionisti nell’assunzione delle decisioni e nella gestione delle procedure, infatti, riduce il rischio che possano crearsi relazioni particolari tra amministrazioni ed utenti, con il conseguente consolidarsi di situazioni di privilegio e l’aspettativa a risposte illegali improntate a collusione”.

Gioveni chiede quindi al sindaco se intenda perseguire appieno quanto previsto dalla normativa e non in modo sporadico e quando la rotazione del personale avverà nel pieno rispetto del PNA

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