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Palermo apre le porte alla cultura ballando. Presentata la terza edizione del Festival Internazionale di danza e linguaggi contemporanei “ConFormazioni” dal direttore artistico Giuseppe Muscarello, affiancato dalla direttrice del Museo Salinas Francesca Spatafora.
La manifestazione, promossa dalla compagnia Muxarte e sostenuta dal Ministero dei beni e delle attività culturali, si svolgerà dal 24 al 28 aprile ed ha in programma spettacoli, workshop ed incontri che interesseranno vari spazi urbani: il Museo Salinas, il Teatro Massimo, lo Spazio Franco, Cre.Zi.Plus e la Sala Perriera ai Cantieri culturali alla Zisa.
“Ho voluto portare a Palermo quello che gli appassionati di danza sono costretti a cercare fuori”, queste le parole di Giuseppe Muscarello che è riuscito a creare nel capoluogo siciliano un Festival che è un unicum nel suo genere da Roma in giù.
Palermo, consacrata polo della danza contemporanea al Sud, ospiterà artisti italiani e talenti emergenti provenienti da tutto il mondo: Spagna, Francia, Grecia e Belgio. Accanto alle nuove scoperte saranno presenti, anche, autori italiani di riferimento: la storica compagnia Abbondanza/Bertoni, Collettivo Cinetico, Daniele Ninarello, Luna Cenere, Davide Valrosso, Natiscalzi DT e Simona Argentieri.
Un’opportunità di scambio culturale, di formazione, di integrazione e un’occasione per parlare di danza e attraverso la danza.
“Ribadiamo con forza che la cultura è in grado di aprire cuore e testa e ci spinge a migliorare la visione del mondo e dei rapporti interpersonali – afferma Muscarello – la danza diventa un linguaggio capace di esprimere forze e fragilità dell’umano, paradigma attorno al quale si sviluppa il tema di questa terza edizione”.
Il calendario si aprirà il 24 aprile, alle 10.00 presso la Sala Onu del Teatro Massimo, con la presentazione del libro “Danza 2.0” di Alessandro Pontremoli. L’autore, affiancato da alcuni dei più importanti direttori di festival e operatori italiani come Angela Fumarola, Roberta Nicolai, Gerarda Ventura, offrirà al pubblico un importante momento di dibattito e riflessione sulle tematiche legate al mondo della danza.
Nei successivi cinque giorni si alterneranno incontri, laboratori e spettacoli, per ribadire l’universalità della danza attraverso tutte le sue forme e le espressioni. Musica e movimento, per raccontare e raccontarsi. I workshop saranno diretti dagli stessi autori degli spettacoli in calendario, garantendo così una formazione a tutto tondo.
Tra gli artisti stranieri presenti al Festival: il francese Alexandre Fandard con lo spettacolo“Some remain so” ispirato a Beckett; lo spagnolo Diego Sinniger con due spettacoli con tema il conflitto interiore; i greci Martha Pasakopoulou e Aris Papadopoulos con un ironico duetto, spunto di riflessione sull’importanza di condividere uno spazio; e infine direttamente dal Belgio, la coreografa Karine Ponties della compagnia Dame De Pic con due spettacoli che mettono in luce l’universo dell’assurdo prediletto dalla Ponties, al confine tra teatro e danza.
All’interno del festival si innesta la dodicesima edizione di “Espressioni”, rassegna itinerante che toccherà diverse città italiane e non. Si tratta di un’iniziativa culturale che ha come scopo primario quello di avvicinare il grande pubblico a forme di cinema sulla danza, attraverso video proiezioni che racconteranno i linguaggi innovativi della danza grazie ad un approccio curatoriale multidisciplinare.