Il Pd nell’Isola è spaccato tra i conservatori delle regole di partito e chi vorrebbe aprire le imminenti primarie anche ai non iscritti. A lanciare un appello al commissario regionale dei Dem Alberto Losacco è l’europarlamentare dei democratici Pietro Bartolo.
“Se c’è una cosa che gli ultimi anni ci hanno insegnato è che i porti chiusi non servono a nessuno, neanche al Pd’. E’ la riflessione di Bartolo, in un’intervista a La Sicilia sugli sviluppi a sinistra. Partendo da una esperienza personale: ‘Sono stato in mezzo alle Sardine, a piazza San Giovanni a Roma, lo scorso dicembre, ho ascoltato le loro richieste, mi hanno invitato a intervenire sul palco. Un’emozione enorme – racconta il medico di Lampedusa ormai approdato a Bruxelles – un mare di gente lì, a rivendicare con forza un nuovo corso della sinistra’.
Un contagio, secondo il simbolo siciliano dell’accoglienza ai migranti: ‘E la stessa cosa è avvenuta in tutte le piazze siciliane, le prime a riempirsi oltre l’Emilia, in una Regione che non aveva l’emergenza della chiamata alle urne, ma che vive l’emergenza di una sinistra di nuovo in grado di costruire comunità e dare risposte. Romano Prodi lancia un appello alle porte spalancate, che io non posso non condividere’, commenta Bartolo. ‘È opportuno, vitale, necessario e inderogabile – aggiunge – che tutto il mondo della sinistra si metta insieme. Anche in Sicilia, che per definizione è sempre stata la terra dei porti aperti”.
Non si lascia attendere la risposta del commissario Losacco che attraverso una nota blinda la sua posizione in merito all’accesso del voto soltanto agli iscritti al partito. “Con il nuovo tesseramento il Pd siciliano ha avviato quel processo d’apertura indicato dal segretario nazionale. È l’importante inizio di un percorso che conoscerà la sua prossima tappa nel congresso regionale per l’elezione del nuovo segretario in Sicilia. Grazie al tesseramento online siamo riusciti a intercettare una platea di nuovi iscritti. Persone che non partecipavano alla vita di partito o che avevano smesso di farlo perché, purtroppo e troppo spesso, i circoli in Sicilia più che rappresentare qualcosa, rappresentavano qualcuno. È stato un primo prezioso passaggio, una rinnovata comunità che adesso dovrà animare una stagione congressuale all’insegna di questo processo di apertura e che poi dovrà continuare anche con la scelta dei candidati per le prossime sfide elettorali. È per questo – prosegue Losacco – che il congresso va celebrato secondo le tempistiche che sono già state discusse e decise. È necessario celebrarlo anche per riavere una struttura sui territori, che sono indispensabili per un PD che, proprio come accaduto in Emilia, diventi fulcro di quel campo riformista in grado di sconfiggere la destra dell’odio e della paura.”