“I contrattisti siciliani, in attesa ancora della proroga, potrebbero continuare ad essere utilizzati dai Comuni per svolgere le proprie attività. È quanto prevederebbe una legge nazionale del 2023 in materia di personale impegnato in attività di pubblica utilità. Si tratta di personale a tempo determinato che svolge funzioni ordinarie all’interno delle amministrazioni locali, il cui contratto è scaduto lo scorso 31 dicembre“. Lo dichiara il capogruppo della Democrazia Cristiana all’Ars, Carmelo Pace.
“L’articolo 2 della legge 75 prevede infatti che ‘le amministrazioni pubbliche hanno facoltà di assumere i lavoratori’, ‘anche con contratti di lavoro a tempo parziale, anche in deroga, fino al 30 giugno 2026, in qualità di lavoratori soprannumerari, alla dotazione organica e al piano di fabbisogno del personale’. Ciò – sottolinea Pace – vale per i Comuni che hanno approvato il Bilancio e il Consuntivo dell’anno precedente”.
“Cosa diversa è per chi lavora all’interno delle amministrazioni in dissesto o con piano di riequilibrio. Per questi ultimi, abbiamo previsto un emendamento alla Finanziaria che sposta al 31 dicembre 2025 la scadenza dei contratti, nelle more che il governo nazionale emani un provvedimento che dia la possibilità a tutti i Comuni di poter stabilizzare questo personale”, conclude Pace.