Una boccata di ossigeno per le Ipab siciliane. Dalla Regione arriva il bando per fronteggiare gli oneri derivanti dalla applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro per i dipendenti regolarmente assunti.
Il governo regionale ha cercato di risolvere alcune delle problematiche e, in particolare, quelle legate al pagamento delle integrazioni stipendiali e agli oneri previdenziali del personale dipendente delle Ipab, alla regolarizzazione contributiva delle posizioni previdenziali dei dipendenti degli Istituti definitivamente inattivi. La sensibilità sul tema non manca, e la Regione interviene con gli strumenti che ha a disposizione per tenere a bada la crisi finanziaria, ormai storica, degli enti. Ma entriamo nel merito di questa misura economica.
Un contributo di 4 milioni di euro: la quota dell’80% è destinata a tutte le Istituzioni pubbliche di beneficienza e assistenza della Sicilia regolarmente iscritte all’Albo regionale delle Istituzioni socio-assistenziali, che svolgono attività nel rispetto dei loro fini statutari. La quota del 20% dello stanziamento relativo al contributo per l’anno 2024, pari a 800 mila euro è invece riservata alle II.PP.A.B. che non svolgono più le loro attività istituzionali nel rispetto dei fini statutari e sono destinate alla copertura dei contributi previdenziali del personale.
Gli enti rappresentano da sempre un punto di riferimento prezioso per le categorie fragili, quali anziani e disabili. Le vicende che hanno riguardato questi istituti non sono sempre state idilliache, tra chiusure per insufficienza di risorse e vertenze per mancati pagamenti. La tutela va rivolta anche ai lavoratori che hanno sempre prestato servizio all’interno di queste strutture con spirito di abnegazione.
“Anche quest’anno – dichiara l’assessore Nuccia Albano – abbiamo previsto le somme per fronteggiare gli oneri derivanti dall’applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro per i dipendenti regolarmente assunti. Abbiamo il dovere di tutelare il personale che, con un grande senso di abnegazione, svolge un’importantissima funzione sociale per il territorio”.
L’intervento agevolativo è rivolto agli enti che non abbiano raggiunto l’equilibrio economico finanziario nell’esercizio precedente a quello di riferimento del contributo, la cui condizione deve risultare comprovata dalle evidenze del “conto consuntivo“ di ciascun ente, in termini di “disavanzo di amministrazione” complessivo.
Per quanto riguarda la ripartizione delle risorse, l’ammontare del contributo da concedere agli Enti che ne abbiano titolo verrà determinato, sempre nel limite delle quote dell’80% e del 20% dello stanziamento disponibile, in proporzione al numero degli enti partecipanti ed al fabbisogno indicato nell’istanza di partecipazione, cioè la somma degli oneri relativi al personale legittimamente assunto ed effettivamente sostenuti e dichiarati. Inoltre, l’avviso pubblico specifica che l’erogazione del contributo sarà effettuata direttamente agli enti ammessi al bando, sulla base di apposito piano di riparto, in unica soluzione.
Come richiedere il contributo?
Le II.PP.A.B. che intendano richiedere il contributo devono inviare all’Assessorato regionale delle Politiche sociali, entro il 6 settembre 2024, la documentazione necessaria, da inoltrare a mezzo pec e al seguente indirizzo di posta elettronica: dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it
Gli interessati devono presentare istanza, a firma del legale rappresentante dell’Ente, comprensiva di IBAN e codice fiscale dell’Ente, “con acclusi gli allegati A, B, C, ovvero D (quest’ultimo in alternativa agli allegati B e C) facenti parte integrante del presente decreto”.
Un’apposita dichiarazione sostitutiva di atto notorio resa dal legale rappresentante dell’Ente e dal segretario dell’Ente ai sensi del DPR 28 dicembre 2000 n. 445, da presentare a corredo dell’istanza, attestante: lo svolgimento (o meno) dell’attività socio-assistenziale nel rispetto dei fini statutari alla data della richiesta, il numero di unità del personale, regolarmente assunto secondo le procedure di legge, a tempo indeterminato e determinato, attualmente in servizio e, in atto, a carico dell’Ente, nonché l’ammontare dell’onere complessivo di detto personale per il quale si chiede il contributo relativo all’esercizio finanziario 2024.
Poi, la domanda deve evidenziare la situazione di squilibrio economico-finanziario risultante dai dati contabili relativi all’esercizio finanziario 2023, indicando, altresì, il risultato di amministrazione. L’Ente deve essere in regola con gli adempimenti previsti in materia di trasparenza ed anticorruzione e, specificatamente, con quelli finalizzati all’applicazione degli articoli 15, 16 e 22 del D.Lgs. n. 33/2013. (circolare Ragioneria Generale n. 29 del 29/10/2015, per gli Enti di cui all’art. 2 dell’Avviso); le coordinate bancarie del conto corrente indicato nell’istanza per ricevere il trasferimento dell’importo assegnato appartengono al conto corrente intestato all’IBAB beneficiaria; l’avvenuta notifica o meno all’ente, di atti di precetto o di pignoramento, per le quali la Regione Siciliana risulta coinvolta come terzo pignorato e che non sussistono provvedimenti del giudice dell’esecuzione di assegnazione di somme a valere sui crediti vantati dall’ente verso la Regione Siciliana.