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Controlli serrati per la movida a Palermo: 26mila euro di sanzioni ai pub

lunedì 24 Settembre 2018
beer bubbles

Oltre 26.000 euro di sanzioni e un pub abusivo sequestrato: questo, il risultato dei controlli notturni predisposti dal comandante della polizia municipale di Palermo, Gabriele Marchese. I sopralluoghi sono stati compiuti dagli agenti del Caep, il nucleo di controllo delle attività produttive, in via Giuseppe Piazzi, una traversa di via Dante e in cortile delle Bisacce, a Ballarò.

Nello stesso contesto, ai titolari di due discoteche abusive, al Foro Umberto I e in via Candelai, sono state notificate le ordinanze di chiusura dei locali emesse dal questore, come atto definitivo, conseguente alle comunicazioni di reato emerse da precedenti accertamenti della polizia municipale.

La parte più consistente delle sanzioni, oltre 17.000 euro, è stata comminata a un esercizio commerciale ubicato in via Giuseppe Piazzi che, in possesso dell’autorizzazione per la vendita di prodotti alimentari, avrebbe esercitato abusivamente l’attività di bar. Gli agenti sono entrati nel locale dopo le 24 e hanno notato che venivano somministrate bevande alcoliche e superalcoliche in violazione degli orari previsti dalla legge. Oltre alla mancanza di autorizzazioni previste per la somministrazione di alimenti e bevande è stata contestata la mancata esposizione delle tabelle dei prezzi e degli orari di apertura e chiusura del locale; delle tabelle alcoliche e dell’apparecchiatura per l’alcoltest da mettere a disposizione dei clienti. È stata inoltre contestata la mancata indicazione della tracciabilità dei prodotti alimentari, venduti sfusi, senza alcuna confezione. Sequestrate 1.321 bottiglie contenenti bevande alcoliche e superalcoliche.

In Cortile delle Bisacce, a Ballarò, un pub invece è stato sequestrato perché si ritiene svolgesse illecitamente la somministrazione di alimenti e bevande ai tavoli, con intrattenimento musicale. Al titolare sono state comminate sanzioni per un importo totale di oltre 8.000 euro, perché oltre a non esibire l’autorizzazione prevista e le certificazioni sanitarie necessarie, non provvedeva all’esposizione delle tabelle alcoliche e non disponeva di apparecchiature per l’alcoltest.

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