Sarà presentato domani, giovedì 5 dicembre, alle ore 10, all’hotel Palace di Mondello, il progetto “Riforestiamo la baia di Mondello!”, promosso dall’associazione Castello e Parco di Maredolce, con il supporto di Biosurvey, spin off dell’Università degli Studi di Palermo, che punta a reimpiantare sui fondali della baia di Mondello 1.500 fasci di Posidonia oceanica, danneggiata dagli ancoraggi delle centinaia di imbarcazioni che ogni giorno vi trovano riparo, con notevoli ripercussioni sulla morfologia della spiaggia.
Saranno presenti: Maria Prestigiacomo, assessore al Mare e alle Coste del Comune di Palermo; Domenico Ortolano, presidente associazione Castello e Parco di Maredolce; Carlo Filippo Luzzu, amministratore di Biosurvey; Agostino D’Amato, presidente Consiglio di zona soci Coop Alleanza 3.0. L’incontro sarà introdotto da Giusi Scafidi, vicepresidente dell’associazione Castello e Parco di Maredolce.
La baia di Mondello ospita un’ampia prateria a Posidonia oceanica che garantisce acque trasparenti, l’esistenza dell’arenile e la presenza della “sabbia rosa” tipica della zona. Tale prateria è però costantemente sottoposta all’azione degli ancoraggi delle centinaia di imbarcazioni che ogni giorno trovano riparo nella baia.
La scomparsa della prateria, comporterebbe notevoli ripercussioni sia sulla morfologia della spiaggia, che sulla trasparenza delle acque, con gravi ripercussioni, anche sull’indotto turistico e sulla fruizione dell’area.
Al fine di ripristinare e tutelare la prateria della baia di Mondello, l’associazione Castello e Parco di Mare Dolce con il supporto di Biosurvey, spin off dell’Università degli Studi di Palermo, ha realizzato un progetto finalizzato al reimpianto di Posidonia all’interno della baia in un sito già validato in passato da attività di ricerca.
L’azione di riforestazione avviene attraverso l’uso di un supporto brevettato da Biosurvey in bioplastica (Mater-bi). Tale supporto, ampiamente sperimentato e validato, costituisce un efficace strumento per le attività di riforestazione e consente un impiego limitato di personale specializzato (operatori subacquei), mentre buona parte delle attività sono eseguite a terra con il coinvolgimento diretto dei giovani e del pubblico.
Il progetto è interamente finanziato dai soci Coop Alleanza 3.0 attraverso la campagna nazionale in difesa dell’acqua “Io sì”, che ha sostenuto complessivamente 60 iniziative nelle regioni in cui opera la cooperativa. L’ambiente è da sempre al centro dell’attenzione di Coop Alleanza 3.0: dalla vendita di prodotti biologici ed ecologici alla gestione sostenibile di energia ed acqua, dalla lotta agli sprechi agli incontri di sensibilizzazione.
L’ultima iniziativa nazionale, che aderisce alla campagna lanciata dall’Unione europea, si occupa della riduzione della plastica, con la sostituzione di quella usa e getta con materiali alternativi e biodegradabili da tutti i prodotti a marchio Coop.