Tra le attività fondamentali in queste settimane di intensa lotta al Covid-19, oltre alle azioni di medici e sanitari in prima linea negli ospedali, ci sono le sperimentazioni dei vaccini, ovviamente, e dei farmaci che potrebbero essere utili per contenere diffusione e favorire il trattamento ma soprattutto è indispensabile il reperimento del presidi di protezione che in Italia, e soprattutto in alcune regioni in particolare, scarseggiano.
Così è anche per la Sicilia dove, però, da pochissimi giorni si è arrivati, dopo intense settimane di lavoro, alla realizzazione di un dispositivo di protezione facciale, semplice e comodo da indossare e soprattutto di facile e veloce realizzazione, frutto di una richiesta specifica dei medici del Policlinico Paolo Giaccone di Palermo.
Il Progetto, che si chiama “CoronaScreen – 800A“, nasce all’interno dell’incubatore d’imprese dell’Università degli Studi di Palermo Consorzio ARCA ed è coordinato da YAM S.r.l. che si occupa di progettazione e costruzione di barche a vela, ricerca sperimentale e tecnologie innovative in ambito di additive manufacturing.
Il nome è volutamente irriverente, sfacciato, deciso e orgoglioso come i siciliani sanno essere.
Si è partiti dalle competenze specifiche, ovvero dalla capacità di applicare la tecnologia e la creatività, e in pochi giorni sono stati coinvolti progettisti, designer, creativi, professionisti siciliani di discipline diverse che, coordinati da YAM srl, hanno progettato a tempo di record uno schermo facciale in kit, super leggero e facilissimo da montare.
Nella prima fase è stato sviluppato il prototipo in un’azione di co-design con medici e infermieri ottimizzando in pochissimo tempo il prodotto finale; testato, approvato e validata la versione attuale, si è attivata una catena di fornitori su tutto il territorio nazionale, dialogando con associazioni, gruppi e volontari per porre le basi di una produzione che possa soddisfare il bisogno crescente di questo tipo di dispositivo di protezione.
Nel rispondere a una sfida che richiede velocità in tutte le direzioni si è ingegnerizzato un processo di produzione ad altissima efficienza in cui gli scarti sono ridotti al minimo (qui la descrizione tecnica di CoronaScreen-800A).
CoronaScreen – 800A, infatti, è un prodotto green e, tenendo conto anche del minor impatto ambientale possibile, è fornito in kit per ottimizzare l’imballaggio e il trasporto.
Il progetto innovativo ha bisogno del sostegno di tutti per riuscire ad essere veramente d’aiuto a medici e sanitari, per questo motivo è stato lanciato un crowfounding a cui ciascuno può partecipare o donando pochi euro per la realizzazione di uno di questi dispositivi oppure donando materiale per la produzione (qui le possibili forme di donazione).